Crotone, un velivolo Beechcraft 200 Super King Air per primo ha avvistato il barcone. Frontex: «Secondo il diritto internazionale la responsabilità è delle autorità nazionali»

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Alle 22.26 di sabato 25 febbraio un Beechcraft 200 Super King Air era perlustrazione sopra il Mar Ionio da tre ore e cinquanta minuti per conto dell’operazione «Themis» di Frontex.

Come riportato dal Corriere della Sera, «a un certo punto, dopo aver “setacciato” l’area a est della Sicilia e a sud della Puglia, si accorge — grazie alla termocamera installata a bordo — che c’è un’imbarcazione piena di persone che si sta dirigendo verso le coste calabresi».

«Alle 22.32 e 19 secondi — cioè sei minuti dall’avvistamento — il Beechcraft si allontana dall’area. La portavoce di Frontex sostiene che «il nostro aereo ha continuato a monitorare fino a quando è dovuto rientrare alla base per mancanza di carburante». Per altri quattro minuti procede alla stessa quota e velocità. Poi sale fino a 3.400 metri e accelera a oltre 300 chilometri orari, segno che la sua attività è terminata. Il velivolo va a Lamezia Terme e non decollerà prima di lunedì 27», spiega il Corriere.

Frontex conferma che «come sempre in questi casi, abbiamo immediatamente informato dell’avvistamento il Centro di coordinamento internazionale dell’operazione Themis e le altre autorità italiane competenti, fornendo la posizione dell’imbarcazione, la rotta e la velocità».

Parlando alla Commissione Affari costituzionali della Camera il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha dichiarato che «l’assetto aereo di Frontex che per primo aveva individuato l’imbarcazione non aveva segnalato una situazione di pericolo o di stress a bordo». Ma la portavoce di Frontex riguardo a chi spettava l’operazione di ricerca e soccorso, dichiara: «Secondo il diritto internazionale questa è una responsabilità delle autorità nazionali».

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