Ucraina, la previsione di Orsini a Cartabianca: come finirà la guerra secondo il professore

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Alessandro Orsini, ospite a Cartabianca (Rai 3), nella puntata di martedì 28 febbraio, ha fatto una previsione «con margine di errore pari a zero» sul conflitto in Ucraina.

Secondo il professore «la guerra finirà con una grossa concessione territoriale alla Russia». «A meno che» ha aggiunto «non si finisca tutti quanti in un inferno nucleare».

«Non esiste una possibilità su un milione di miliardi che Kiev spazzi via la Russia dall’Ucraina, apriamoci subito ad una trattativa», ha avvertito.

«Dal 24 febbraio» 2022 «dico che non ci sarà una soluzione militare alla guerra in Ucraina. La Russia non riuscirà a conquistare tutto il paese e Kiev non riuscirà a respingere i russi al di là del Donbass», ha continuato il docente di sociologia del terrorismo internazionale.

«La situazione peggiorerà: la Russia ha distrutto l’Ucraina con 160mila soldati. Ora ne ha 360mila in Ucraina e 150mila che si addestrano nelle caserme. In più la Russia sta caricando una quantità impressionante di armi. Noi, come Occidente, non stiamo dotando l’Ucraina delle armi per respingere l’assalto russo. C’è una chiara volontà legittima di Zelensky di colpire il territorio russo. Starà al blocco occidentale modulare dall’esterno il conflitto. Zelensky ha solo i droni, se avesse gli aerei userebbe gli F-16. Dal suo punto di vista è assolutamente legittimo», ha detto ancora Orsini.

In un post pubblicato su Facebook prima della trasmissione, Orsini ha commentato la strage di Cutro: «La mia idea è che l’Italia debba stringere rapporti strettissimi, direi fraterni, con i Paesi del Nord Africa ovvero Egitto quando sarà risolto il caso Regeni (credo mai sotto al-Sisi), la Libia, aiutandola prima a stabilizzarsi, la Tunisia, l’Algeria e il Marocco. Quanto al Medio Oriente, l’Italia dovrebbe investire nei rapporti con l’Oman, cui dovrebbe legarsi fortemente e aprirgli le porte d’Europa. L’Italia guarda troppo ai Paesi anglosassoni in Occidente. Secondo me, è sbagliato. L’Italia dovrebbe ampliare la sua strategia e ricollocarsi al fianco di Marocco e Tunisia assai rapidamente. Con l’Algeria, la questione è più complessa per via dei suoi legami strettissimi, anche militari, con la Russia, ma ci possiamo lavorare».

2 COMMENTS

  1. il rispettabile Orsini finge di non comprendere che la Russia di Putin ha già perso essendo un “mondo anacronistico”, che annetta la Crimea o altre aree dell’Ucraina ha dato prova certa che “l’Occidente” brutto sporco e cattivo, piaccia o non piaccia è l’unico modello di sviluppo politico, economico, sociale e culturale che domina e dominerà il pianeta Terra nel prossimo futuro. Purtroppo è un amarissima considerazione ma il “sistema occidentale” non lascia spazi ad altri sistemi, le dittature cadono o si adeguano ai mercati produttivi industriali economici e finanziari liberali capitalistici, cedendo lentamente allo strapotere della ricchezza propinata mediante corruzione etica morale e materiale.
    Vista l’età, probabilmente Orsini non vedrà questo cambiamento radicale e globale, in cui spariranno dittatori sostituiti da consigli d’amministrazione di società capitalistiche che spadroneggeranno in ogni latitudine e longitudine questo globo terracqueo.
    Dittatori come Putin, Kim Jong-un, Xi Jinping, emiri arabi ecc… sono uomini politicamente morti, consapevoli d’esserlo per aver compreso che le uniche modalità imperialistiche praticabili senza scatenare guerre nucleari sono quelle inventate e applicate dal nostro amato e odiato “Occidente”.
    In sintesi sono due mondi che si scontrano, al di là di chi sia nel giusto o meno, vincerà chi conquisterà per primo non i territori ma le debolezze umane, in questo l’Occidente ha stravinto!
    Si rassegni Orsini e tutti quelli che idealisticamente pensano ad un mondo migliore.

  2. …..In sintesi sono due mondi che si scontrano, al di là di chi sia nel giusto o meno, vincerà chi conquisterà per primo non i territori ma le debolezze umane…come dire; scegliete tra la tossicodipendenza della cocaina o eroina. Ma lottare per una vigna che faccia del buon vino no?

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