Michael Schumacher «è lì, ma non c’è».
Sono le parole Eddie Jordan, 74 anni, fondatore della scuderia per cui ha corso anche l’ex pilota tedesco
«Il motivo per cui mi sento molto vicino a lui è perché non è facile sapere che tuo padre non può più far parte della famiglia, lui è lì ma non c’è», ha dichiarato al sito OLBG Jordano, con riferimento al sette volte campione del mondo.
Dopo l’incidente sugli sci a Meribel del 29 dicembre 2013, la famiglia è sempre stata riservata sulle condizioni di salute di Schumacher. Jean Todt, che di tanto in tanto visita il campione tedesco, ha raccontato che Michael segue le gare di F1 in tv. Il figlio dell’ex pilota della Ferrari, Mick ha detto che vorrebbe parlare con il padre di sorpassi e frenate, ma non è possibile a causa delle difficoltà a comunicare del padre.
«Non ho mai dato la colpa a Dio per quello che è successo quel giorno. Michael mi manca ogni singolo giorno, manca a tutti. È ancora qui, è diverso, ma ci dona tutta la sua forza», diceva in lacrime la moglie Corinna nel documentario uscito nel 2021 intitolato «Schumacher».
La figlia Gina Maria dice che il padre «continua a lottare».
Eddie Jordan ha anche ricordato che fece di tutto «per dare la prima possibilità in F1 a Michael. Penso a lui con affetto oggi e sempre».
Quanto a Mick Jordan ha detto, parlando della fine della sua avventura con la Haas: «Sono sicuro che riuscirà a farsi strada». E ha rivelato: «Mick non prende il nome da suo padre, come molti pensano, ma da uno sportivo di cui Michael era appassionato, di cui provava quasi soggezione, che ha vinto cinque titoli mondiali con la Honda».