Bakhmut, Orsini: «È l’ennesima prova che in Italia non esiste libertà d’informazione»

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Secondo il professor Alessandro Orsini, la copertura dei media italiani della battaglia di Bakhmut, in Ucraina, «è l’ennesima prova che in Italia non esiste libertà d’informazione».

In un post su Facebook, il docente ha spiegato: «Per creare consensi intorno alle politiche di guerra e manipolare l’opinione pubblica, occorre indurre gli italiani a credere che la Russia sia debolissima affinché la guerra in Ucraina appaia al cittadino comune come un problema minore con cui convivere senza troppe preoccupazioni per il futuro. Avrete infatti notato che i miei detrattori mi ritraggono spesso come un “allarmista” poiché la mia narrazione, documentando la catastrofe con dovizia di particolari, contrasta gli interessi dei gruppi di potere che concepiscono gli ucraini come un mezzo per far avanzare gli interessi occidentali ai confini della Russia. Avrete notato, anche nell’ultima puntata di Carta Bianca, quanto dia fastidio ai guerrafondai che io dica che “la Russia sta sventrando l’Ucraina”. Il verbo “sventrare” indispone perché la Russia sta effettivamente sventrando l’Ucraina e questo non deve essere spiegato agli italiani».

Ucraina, Orsini: «I dati sui caduti russi non hanno alcun riscontro oggettivo»

«Quindi nessuno si stupisca se i principali quotidiani italiani, accanto alla notizia che Bakhmut sta per cadere, pubblichino anche il seguente titolo: “Morti o feriti 200 mila soldati russi secondo la Nato”. Ovviamente sono numeri assolutamente campati in aria. Il mesaggio che si vuole imprimere nella mente dei lettori è il seguente: “State tranquilli, Bakhmut sta per cadere però la Russia ha i giorni contati”. Ovviamente i dati sui caduti russi non hanno alcun riscontro oggettivo e non sono sorretti da alcuna seria metodologia di raccolta e verifica delle informazioni. Manca persino il senso del ridicolo: sono dati diffusi dalla Nato, la fonte più faziosa del mondo perché coinvolta in una guerra per la propria espansione nell’Europa dell’est. Ma va bene così. E’ l’ennesima prova che in Italia non esiste libertà d’informazione sulla politica internazionale come ho spiegato in questo video di risposta a Matteo Renzi», ha proseguito Orsini.

«L’informazione sulla politica internazionale in Italia è totalmente manipolata e distorta, e bisogna lottare tutti i giorni per “disinquinarla”. Oggi il movimento pacifista è socialmente maggioritario e politicamente minoritario, ma si sta riorganizzando. Molti politici italiani che oggi, come apprendisti stregoni, alimentano questa guerra dall’esterno saranno sepolti domani dalle stesse forze infernali che hanno evocato», conclude il post.

2 COMMENTS

  1. Prof. Orsini, ma secondo Lei, se l’Italia è filo americana/nato per chi farà il tifo?
    E poi, la stampa cartacea e microfonata italiano da sempre è manipolata da chi detiene il potere economico e politico, né più né meno come in Russia.

  2. il professor Orsini fa un discorso di libertà di stampa ed il signor(si fa per dire) clesippo,gli risponde in senso calcistico,tifo per l’america/nato!io piuttosto non parlerei di libertà di stampa ma di lealtà di stapa ovvero dire quello che succede realmente!

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