«Ma brutti vigliacchi che avete scelto proprio l’8 marzo per il vostro sciopero generale!».
Lo ha scritto su Twitter Rita Dalla Chiesa.
«Le donne che dovevano andare al lavoro, quelle che cercavano di raggiungere l’ospedale, quelle che dovevano accompagnare in autobus figli a scuola, quelle che volevano uscire con le amiche. Grazie», conclude il tweet.
Tante le reazioni al messaggio della giornalista:
«Si chieda perché hanno indetto lo sciopero, non certo per fancazzismo, ma per rivendicare diritti e tutele», scrive un utente, al quale Dalla Chiesa replica: «Domani sarebbe cambiato qualcosa? L’8 marzo per moltissime donne significa una giornata luminosa, di festa».
«Lei parla da un osservatorio privilegiato, ma molti lavoratori in Italia non hanno le stesse garanzie e le tutele dei parlamentari, probabilmente scioperare l’8 marzo può avere un risalto maggiore», è un altro commento al post. Anche qui arriva la replica di Dalla Chiesa: «Penso invece che gli si ritorcerà’ contro. Le donne non perdonano…».
«Per una volta che non hanno indetto scioperi il venerdì o il lunedì o a ridosso di festività..comunque di mezzi pubblici ce ne sono», fa notare un altro utente, al quale Dalla Chiesa domanda: «Dove?».
«Eh si ja questi scioperano per delle cose serie ed è sancito dalla legge ma per lei lo sbattimento è che le donne non possono prendere il tram per andare alla serata delle donne con ingresso omaggio», si legge in un altro commento al tweet.
«Guarda che lo sciopero avrebbe causato disagi alle donne anche il 7 marzo, o il 9 marzo, o qualunque altro giorno feriale: ne troveresti molte che devono andare al lavoro, all’ospedale, al supermercato, a pilates. Dovevano scioperare di domenica per non urtare la tua sensibilità?», chiede un altro utente a Dalla Chiesa.