«I due cristiani Meloni e Salvini non vanno a Cutro a pregare davanti alle bare, ma a Cutro senza volerle vedere. E poi la sera un po’ di karaoke al compleanno di Salvini, cantando la canzone di Marinella, ispirata alla storia di una emigrata calabrese trovata morta in un fiume».
Così su Twitter Selvaggia Lucarelli.
I due cristiani Meloni e Salvini non vanno a Cutro a pregare davanti alle bare, ma a Cutro senza volerle vedere. E poi la sera un po’ di karaoke al compleanno di Salvini, cantando la canzone di Marinella, ispirata alla storia di una emigrata calabrese trovata morta in un fiume. pic.twitter.com/xvVWq84j4b
— Selvaggia Lucarelli (@stanzaselvaggia) March 11, 2023
La giornalista, in un post su Instagram, ha espanso il suo commento sulla vicenda: «Questi tre video riassumono bene il momento. Meloni, in conferenza stampa a Cutro, annaspa (che verbo amaro) nel ricostruire la dinamica del naufragio, dimostrando di saperne meno di tutta la sala piena di giornalisti. Salvini nel frattempo passa il suo tempo al cellulare, navigando (altro verbo amaro). Giorgia Meloni intanto minaccia gli scafisti di andarli a scovare in tutto il globo terracqueo. Anzi, “LUNGO IL GLOBO terracqueo” quindi deduco sia una terrapiattista. Nel frattempo, dopo la visita a Cutro, premier e vicepremier vanno a festeggiare il compleanno del vicepremier cantando la Canzone di Marinella, ispirata alla storia di una ragazza emigrata al nord dalla Calabria in cerca di futuro, diventata prostituta e infine ritrovata morta in un fiume. Il tutto mentre il mare di Cutro non ha ancora restituito tutti i corpi dei migranti. Dal governo Meloni è tutto», ha scritto condividendo il video che potete vedere sotto.
Lucarelli aveva duramente criticato il governo Meloni giovedì scorso a Piazzapulita: «I peluche lanciati sulle auto blu a Cutro al passaggio dei ministri sono stati un gesto potente e simbolico. Sono il simbolo dei bambini che Giorgia Meloni non ha voluto guardare, come invece aveva fatto a Bucha, in Ucraina», aveva affermato, aggiungendo che «Meloni a Cutro è andata perché ha capito che la sua assenza era stata pesante.
Dice che porta il fare. Ma più che il fare porta la burocrazia. Non porta l’abbraccio, la solidarietà, l’empatia».
I peluche lanciati sulle auto blu a Cutro al passaggio dei ministri sono stati un gesto potente e simbolico. Sono il simbolo dei bambini che Giorgia Meloni non ha voluto guardare, come invece aveva fatto a Bucha, in Ucraina.
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— Piazzapulita – La7 (@PiazzapulitaLA7) March 9, 2023
Meloni a Cutro è andata perché ha capito che la sua assenza era stata pesante.
Dice che porta il fare. Ma più che il fare porta la burocrazia. Non porta l'abbraccio, la solidarietà, l'empatia.Selvaggia Lucarelli@stanzaselvaggia #piazzapulita pic.twitter.com/wtdyE9O0sx
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Cosa va a fare Giorgia Meloni a Cutro. https://t.co/Xe23XQxRZJ
— Selvaggia Lucarelli (@stanzaselvaggia) March 8, 2023