Cutro, Gratteri chiamato a valutare se Piantedosi e Salvini vadano giudicati dal Tribunale dei ministri

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Secondo quanto riporta il quotidiano Avvenire ripreso da Lacnews24, il magistrato in quiescenza Rosario Russo, già sostituto procuratore generale presso la Corte di Cassazione, ha presentato davanti ai carabinieri della Legione Lombardia un altro esposto di 6 pagine indirizzato al procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, che apre la possibilità che del caso possa occuparsi pure il Tribunale dei ministri.

Sulle pagine del quotidiano si legge che «Russo chiede alla procura distrettuale calabrese di dissipare i dubbi sulla condotta della catena di comando dei soccorsi, che vede al vertice politico i ministri dei Trasporti Matteo Salvini e dell’Interno Matteo Piantedosi, alla luce dell’articolo 96 della Carta e della legge costituzionale del 1989 (che regolano la competenza del tribunale dei ministri su reati compiuti durante l’esercizio delle funzioni ministeriali)».

Russo nel documento fa riferimento anche all’informativa del ministro Piantedosi in merito alla strage di migranti: «Dalle parole del titolare del Viminale sembra potersi abdurre che tutte le autorità competenti erano state avvertite».

Inoltre ricorda che le competenti autorità conoscevano bene il «fenomeno dei cosiddetti sbarchi autonomi, ovvero di quelle imbarcazioni, spesso di minime dimensioni, che giungono sulle nostre coste senza essere intercettate». E che le autorità «avevano la possibilità di dedurre agevolmente che l’imbarcazione fotografata per tempo dall’areo Frontex stava tentando esattamente uno dei predetti, niente affatto rari, “sbarchi autonomi”, non potendosi altrimenti spiegare la “risposta termica dei sensori di bordo e quindi la possibile presenza di persone sottocoperta”».

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