«Avevo chiesto di togliermi i verbale da 65 euro perché mi ero fermato solo tre minuti, poi hanno minacciato di togliermi la patente e ho avuto paura. Senza patente un corriere non lavora, si sa. Quando sono finito a terra ho pensato che di lì a poco mi avrebbero picchiato».
Lo ha raccontato, Damiano, il corriere di 37 anni che è stato bloccato e strattonato dai vigili urbani di Taranto che lo avevano multato per divieto di sosta.
Il lavoratore, che è ora assistito dalla CGIL, ha aggiunto: «I vigili erano già lì quando sono arrivato, li ho visti fare multe a due ragazzi in motorino senza casco. Io mi sono fermato, ho sparato con il palmare il codice del pacco e dopo 3 minuti ero pronto ad andare via per un’altra consegna. Non ho fatto quindi una vera e propria sosta, sono rimasto fermo per una manciata di minuti. Nonostante questo, gli agenti mi hanno fatto il verbale».
«Ho chiesto che mi fosse cancellato il verbale e ho spiegato che noi corrieri facciamo soste veloci, sottolineando che è un peccato far pagare a un lavoratore 65 euro di multa. Quando hanno voluto che io dessi loro il documento, mi sono rifiutato. Avevo paura che la minaccia diventasse realtà e un corriere senza patente non lavora – ha spiegato ancora il 37enne -. Quando ho detto che non avrei consegnato nulla perché tanto avevo già avuto una multa, si sono sentiti offesi e quello che è accaduto è nei filmati ripresi da tante persone che poi hanno cercato di difendermi. Sono andato nel panico, devo ringraziare loro e il proprietario di un bar lì vicino per aver chiamato la polizia che poi ha placato gli animi», ha detto ancora.
La testimonianza del corriere, leggiamo su Fanpage, è stata raccolta dal segretario generale della Filt Cgil, Francesco Zotti, insieme al segretario con delega alla logistica, Michele De Ponzio.