Francia, nuovi scontri a place de la Concorde: giovani con il volto mascherato danno alle fiamme materiale da cantiere

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Ancora alta tensione a Parigi fra manifestanti e polizia, in Place de la Concorde, dove più di 3 mila persone hanno protestato nella serata di venerdì contro la riforma delle pensioni del governo Macron, che ha forzato la mano per far passare una legge che impone l’aumento dell’età pensionabile da 62 a 64 anni, ricorrendo all’articolo 49, comma 3, che consente di procedere senza voto parlamentare.

I media hanno diffuso la foto che mostra un falò, acceso al centro della piazza, dove è stata bruciato un manichino in cartone del presidente Emmanuel Macron. Uno degli slogan che sono stati urlati è «Paris en feu et Macron au milieu», ovvero «Parigi in fiamme e Macron al centro».

I fermi effettuati ieri a fine giornata in Francia sono stati in totale 310, di cui 258 a Parigi. Le proteste sono degenerate in violenza quasi dappertutto.

Ieri mattina, il ministro dell’Interno, Gérald Darmanin, ha dichiarato ai microfoni di RTL che «l’opposizione è legittima, le manifestazioni sono legittime, il caos o i disordini no», e ha annunciato il bilancio dei fermi. Il ministro ha inoltre denunciato l’incendio di effigi con sembianze di politici.

Scrive l’Ansa che «la Concorde, dove ai tempi della Rivoluzione si stagliava la sagoma delle ghigliottina, diventa ora un luogo simbolo della rivolta contro la riforma delle pensioni voluta da Emmanuel Macron: dopo il raduno improvvisato di giovedì sera per protestare contro la decisione del governo di scavalcare il parlamento e i gravi scontri che ne sono seguiti, la storica piazza è tornata ad essere il centro della contestazione. Gruppi di manifestanti, molti giovani, e sempre più “gilet gialli” si sono concentrati nella più grande piazza parigina».

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