«Meloni ha imparato presto il gioco delle tre carte. Ha dato mandato ai media di far passare che paghiamo da subito meno tasse».
A denunciarlo l’ex ministro del Sud, Barbara Lezzi.
«Non c’è niente di peggio che mentire agli italiani. Non è vero che pagheremo meno tasse perché non ci sono le coperture e siamo in un momento di bassa crescita. Gli italiani se ne accorgeranno presto che, anziché pagare meno tasse, avranno una riduzione di deduzioni e detrazioni», conclude Lezzi.
L’ex pentastellata ha espanso il suo commento in un altro post pubblicato domenica su Facebook: « Anche oggi, a media unificati, attraverso interviste ed analisi, il centrodestra annuncia di aver fatto una riforma epocale del fisco. Una riforma indimenticabile, di quelle sempre sognate ma mai ottenute. Solo che poi sono gli stessi esponenti di centrodestra a dire che questa riforma che, probabilmente vedrà la luce tra un paio d’anni abbondanti, non serve a niente perché poi ne faranno un’altra per istituire la flat tax», ha scritto.
«Quindi, si preparano alla propaganda per il prossimo giro di elezioni in cui diranno: abbasseremo le tasse a tutti!
Resta il fatto che nelle intenzioni meloniane c’è una certezza: far pagare meno a chi ha di più a scapito di chi ha meno.
È il caso di ricordare che già oggi i lavoratori autonomi, entro una certa soglia di ricavi, la flat tax già ce l’hanno e teniamo sempre presente che, una parte significativa dei lavoratori dipendenti, grazie a detrazioni e deduzioni, pagano meno di quanto prospettato da Meloni.
In pratica, per riformare il fisco senza nuove risorse, la Meloni ha previsto due step. Il primo per rastrellare le detrazioni e le deduzioni che servono soprattutto ai redditi bassi ed il secondo per avvantaggiare i più abbienti con l’istituzione della flat tax», prosegue il post.
«Una seria riforma deve prevedere: riduzione della pressione fiscale, semplificazioni degli adempimenti e lotta efficace contro l’evasione. Di tutto questo, non c’è traccia. Nel frattempo che ci tengono impegnati con la rivoluzione fiscale che ancora non c’è, non si parla di mutui con rate insostenibili, di credito alle imprese, degli aiuti contro i rincari delle bollette che scadono tra una settimana, di guerra, di stipendi bassi e di bassa crescita», conclude.
egli italioti ci credono… anzi ci cascano a piè pari nelle ipocrisie di chi nella vita non sa fare nulla se non la politica di professione.