
Il Mar Mediterraneo e l’Oceano Atlantico orientale hanno raggiunto temperature record, come dimostrato dalle immagini satellitari fornite dal servizio di monitoraggio dell’ambiente marino (Cmems) dei satelliti europei Copernicus.
Le temperature della superficie del mare sono infatti aumentate di ben 3 gradi rispetto ai normali valori di riferimento per la data del 10 aprile, un record evidente anche dallo spazio.
Questi dati confermano le informazioni preliminari fornite dalla National Oceanic and Atmospheric Administration (Agenzia nazionale americana per gli oceani e l’atmosfera, Noaa), secondo cui la temperatura media globale della superficie marina ha raggiunto il massimo storico dall’inizio del monitoraggio satellitare. In particolare, la superficie dell’oceano ha raggiunto una temperatura di 21,1 gradi all’inizio di aprile, superando il precedente massimo di 21 gradi stabilito nel 2016.
«La traiettoria attuale sembra essere oltre ogni limite, batte tutti i record precedenti», ha detto nei giorni scorsi il professor Matthew England, climatologo dell’Università del Nuovo Galles del Sud.
Temperatura della superficie degli oceani raggiunge livelli mai visti: allarme clima
Negli ultimi tre anni, le condizioni di La Niña nel vasto Pacifico tropicale hanno contribuito a trattenere le temperature e ad attenuare l’effetto delle emissioni di gas serra in aumento. Tuttavia, i climatologi affermano che l’oceano ora si sta surriscaldando e hanno indicato la possibile comparsa di un modello di El Niño nel Pacifico tropicale entro la fine dell’anno. Ciò potrebbe aumentare il rischio di condizioni meteorologiche estreme e sfidare ulteriormente i record di calore globali. Secondo i dati della Noaa, le temperature oceaniche medie globali più elevate si sono verificate durante l’El Niño del 2014-2016. Durante i periodi di La Niña, caratterizzati dal raffreddamento del Pacifico tropicale centrale ed orientale e da venti più forti, si osserva un’influenza di raffreddamento sulle temperature globali. Durante i periodi di El Niño, le temperature dell’oceano in queste regioni sono più calde del solito e le temperature globali aumentano.
mi donando perché allarmare la popolazione che non ha possibilità alcuna d’intervenire fattivamente nella soluzione del problema? Il problema nasce dallo sviluppo economico liberale e capitalistico che non pone limiti al depauperamento delle risorse naturali, sistema voluto e propinato dall’1% dei ricchi per sfruttare il restante 99%.
Noi occidentali non possiamo più rinunciare a questa falsa ricchezza in quanto se vi rinunciassimo diventeremmo più poveri delle popolazioni del terzo mondo, dipende dai Governi che dovrebbero imporre limiti alla produzione di beni consumistici al solo fine speculativo, esempio le automobili progettate con obsolescenza programmata, un auto se ben costruita e correttamente mantenuta può durare anche 30 anni, non 5-7 anni come oggi, nel giro di uno o due anni si producono nuovi modelli con le stesse caratteristiche delle precedenti, unica differenza il restyling esterno e interno della vettura, propinando con battage pubblicitari al consumatore i nuovi modelli più performanti e risparmiosi, ma in realtà con costi ecologici e ambientali per le nuove produzioni di autoveicoli a brevi scadenze dove occorre nuova energia e materiali.
Ha un costo ambientale ed energetico mantenere automobili per 15 – 20 anni o fabbricarne 5 nuovi modelli nello stesso tempo?