Gianpaolo Scafarto, il carabiniere che indagò su Matteo Renzi e il padre Tiziano nell’ambito della vicenda Consip si è candidato nella lista Liberaldemocratici, che a Scafati appoggia il candidato sindaco Corrado Scarlato insieme a quella di Italia Viva (che si chiama Scafati viva).
Il quotidiano Il Mattino ricorda che Scafarto è stato accusato di aver rivelato ai giornalisti il contenuto delle dichiarazioni di Luigi Marroni, ex ad di Consip e di aver falsificato un’informativa attribuendo la frase «Renzi, l’ultima volta che l’ho incontrato…» ad Alfredo Romeo invece che a Italo Bocchino. Nell’ottobre 2019, però Scafarto, è stato prosciolto dal Gip.
«Ho ricevuto due proposte di candidatura. Ho scelto la coalizione di Corrado Scarlato perché è composta esclusivamente da liste civiche. In realtà la lista Scafati Viva avrebbe dovuto chiamarsi Scafati Azione fino a quale giorno fa, poi le cose sono cambiate», ha dichiarato Scafarto, con riferimento alla rottura nel Terzo Polo, avvenuta nei giorni scorsi.
Scafarto ha aggiunto: «C’è stato un giro di telefonate tra i miei referenti e i rappresentanti provinciali e regionali di Italia Viva e si è deciso di andare avanti». «Io non ho mai avuto pregiudizi politici, questa candidatura dimostra la mia terzietà in quell’inchiesta che seguivo e per la quale sono finito a processo», ha detto ancora l’ufficiale.
bell’italia vero? la faccia come il…. anzi peggio del…
ecco l’esempio che prova quanto l’italia non ha possibilità d’uscire dalla crisi in cui sta morendo, l’italiano medio se ne frega dei principi, valori etici e morali che formano una coscienza civica.