Giletti, Sandra Amurri: «Silenzio generale. La verità non offende mai e ha bisogno di rivelarsi»

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Sandra Amurri, giornalista che da qualche anno collabora con Non è l’Arena, torna a parlare del caso Giletti con Nello Trocchia in una diretta Instagram del giornale Domani.

Amurri ha menzionato un incontro a marzo tra il conduttore e l’editore di La7, Urbano Cairo: «Proponevano a Giletti un rinnovo di due anni», ha detto, aggiungendo: «Mentana è stato il solo a dare la notizia per due sere di seguito al Tg, a differenza di tutti i colleghi di La7».

Quanto alla foto che Salvatore Baiardo, l’ex gelataio condannato per mafia ospitato spesso a Non è l’Arena, avrebbe mostrato a Giletti, e che ritrarrebbe Silvio Berlusconi, Giuseppe Graviano e il generale dei carabinieri Francesco Delfino (l’uomo che aveva predetto l’arresto di Totò Riina), Amurri ha affermato: «Baiardo ha mostrato a Massimo Giletti questa foto, Massimo da persona corretta l’ha vista da lontano, gli ha chiesto di consegnarla per verificarla. Massimo viene ascoltato dai magistrati nel merito come persona informata sui fatti».

«Sono abituata a fare questo mestiere cercandola. La verità non offende mai e ha bisogno di rivelarsi. Certamente quello che emerge oggi, dalla questione di nero pagato a Baiardo, a quella dei costi, somiglia più a fango che verità e non ci conforta. La verità serve a tutti, è importante capire perché il dottor Cairo abbia preso questa decisione», ha aggiunto Amurri, che ha preso le difese del collega: «È un po’ uno scherzo della storia Giletti, perché era come se fare inchieste sulla mafia fosse prerogativa dei giornalisti di sinistra. Stavolta accade con un giornalista ascritto a destra, anche se non è di destra ma è anarchico, e c’è questo silenzio generale».

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