Alessandro Di Battista, in un nuovo post sui social, ha denunciato la sudditanza europea agli Stati Uniti d’America, adducendo come prova il silenzio dei media del Vecchio Continente sul caso Assange.
«Il giorno in cui venne varato il primo pacchetto di sanzioni alla Russia dissi questa frase: “è estremamente difficile buttare giù un Paese autosufficiente dal punto di vista alimentare ed energetico che dispone di risorse idriche immense e che produce quantità inimmaginabili di fertilizzanti”. Dissi che gli obiettivi delle sanzioni erano altri. Non la fine della guerra e nemmeno il crollo dell’economia russa (come pronosticava Enrico Letta) ma la divisione per i prossimi decenni tra Russia ed Europa», ha esordito l’ex deputato.
«Un obiettivo strategico USA che avrebbe colpito nel breve anche la Russia (che nel frattempo iniziava a guardare altrove, soprattutto ai paesi più popolosi al mondo, Cina, India, Indonesia, Vietnam, Brasile) ma che, nel lungo periodo, avrebbe disintegrato quel poco di autonomia politica ed economica dell’Europa», ha spiegato Di Battista.
«Oggi l’Unione europea è diventata una delle tante istituzioni controllate da Washington. Come la Nato o il FMI. L’Europa si è trasformata in un protettorato USA. Ed il silenzio assordante del 99% dei giornalisti europei sul caso Assange ne è una dimostrazione» ha concluso.
Allegato al post di Di Battista, un articolo del Fatto Quotidiano che cerca di rispondere alla domanda se abbiano funzionato, o non, le sanzioni contro la Russia. Nell’analisi si spiega come qualche effetto ci sia stato, ma la Russia cresce come l’Ue e più dell’Italia.
Avete ragione tutti e tre, da Travaglio, Di Battista e Santoro, il problema è ” a mio parere” che l’europa (minuscolo per disprezzo” non può essere una nazione unita, un continente, è un insieme di stati, statini e staterelle, caratterizzatoì da un elevfatissimo grado di incapacità e di ipocrisia. Arriveranno ad essere divorati dalla Cina e schiavizzati dagli Stati Uniti.