Quanti consensi avrebbe avuto il M5S se nel 2019 non avesse formato il governo con il Pd? La percentuale secondo ChatGPT

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Negli ultimi mesi non si parla d’altro che di intelligenza artificiale e ChatGPT. Abbiamo voluto mettere alla prova questo nuovo strumento domandandogli cosa sarebbe accaduto al Movimento 5 Stelle se nel 2019 non avesse formato il governo con il Partito Democratico.

Questa è stata la risposta di ChatGPT:

«Ci sono alcune ipotesi che si possono fare. Innanzitutto, va notato che il Movimento 5 Stelle aveva avuto una crescita rapida e significativa dopo le elezioni del 2018, diventando il partito più grande della Camera dei deputati. Tuttavia, non aveva abbastanza voti per governare da solo, e l’idea di un’alleanza con la Lega Nord di Matteo Salvini era stata presto abbandonata a causa delle divergenze politiche tra i due partiti. Se il Movimento 5 Stelle non avesse formato il governo con il Partito Democratico, potrebbe essersi trovato in una posizione difficile. Senza un partner politico con cui governare, avrebbe potuto avere difficoltà a far passare le proprie politiche e a mantenere il sostegno pubblico. Inoltre, il Movimento 5 Stelle avrebbe potuto subire una maggiore erosione dei propri consensi a causa della sua inesperienza e della mancanza di una struttura organizzativa consolidata. Ciò potrebbe aver portato a un aumento della pressione interna per collaborare con altri partiti, ma anche a una maggiore frammentazione del movimento. In ogni caso, è difficile prevedere come sarebbe stato il Movimento 5 Stelle se non avesse formato il governo con il Partito Democratico nel 2019. Tuttavia, è chiaro che questa scelta ha influenzato significativamente la politica italiana degli ultimi anni e ha portato a una serie di sviluppi che potrebbero non essere accaduti altrimenti».

A questo punto abbiamo chiesto a ChatGPT di illustrare quali sono state le conseguenza negative della formazione del governo giallorosa per il M5S. Ecco la risposta:

«La formazione del governo con il Partito Democratico (Pd) nel 2019 ha portato alcuni aspetti negativi per il Movimento 5 Stelle (M5S), in particolare dal punto di vista del sostegno elettorale e dell’immagine pubblica. In primo luogo, la scelta di formare un governo di coalizione con il Pd ha comportato alcune contraddizioni rispetto alle posizioni che il M5S aveva espresso in passato. Ad esempio, il M5S aveva sostenuto una forte opposizione al Pd durante la campagna elettorale del 2018, criticando apertamente la sua gestione del governo eletto precedentemente. La scelta di formare un governo con il Pd ha quindi portato alcune tensioni interne e il rischio di una perdita di credibilità presso gli elettori. In secondo luogo, la collaborazione con il Pd ha costretto il M5S ad accettare alcune decisioni politiche che erano in contrasto con le sue posizioni storiche, come ad esempio la questione dell’alta velocità ferroviaria (TAV) o le politiche riguardanti l’immigrazione. Queste decisioni hanno sollevato alcune polemiche e il rischio di una perdita di consenso da parte di alcuni dei sostenitori del M5S, che si aspettavano un atteggiamento più deciso in questi ambiti. In terzo luogo, la formazione del governo con il Pd ha contribuito a una perdita di identità del M5S come movimento di protesta e di rottura con la politica tradizionale. Infatti, la partecipazione al governo ha comportato la necessità di negoziare e compromettersi, il che ha reso più difficile mantenere una posizione di rigore e di intransigenza nei confronti delle altre forze politiche. Infine, la collaborazione con il Pd ha comportato alcune frizioni con l’ala più radicale del M5S, che ha visto nell’alleanza con il partito di centro-sinistra un tradimento delle proprie idee. Queste tensioni hanno portato a una maggiore instabilità interna al M5S, con il rischio di una spaccatura o di una perdita di unità nel lungo periodo».

Detto questo, cosa sarebbe successo se il M5S non avesse fatto il governo con il Pd nel 2019?

«Se il Movimento 5 Stelle (M5S) non avesse fatto il governo con il Partito Democratico (Pd) nel 2019, la situazione politica italiana sarebbe stata molto diversa. Alcuni possibili scenari sono i seguenti:

  1. Governo di minoranza: senza un’alleanza con il Pd, il M5S avrebbe potuto cercare di governare da solo, ma avrebbe avuto bisogno di trovare il sostegno di altri partiti per ottenere la maggioranza parlamentare. In tal caso, il M5S avrebbe dovuto negoziare continuamente con gli altri partiti per ottenere il loro appoggio, il che avrebbe reso difficile far passare le proprie politiche e avrebbe potuto portare a una maggiore instabilità politica.
  2. Alleanza con altre forze politiche: il M5S avrebbe potuto cercare di formare un’alleanza con altri partiti, come ad esempio Fratelli d’Italia, il Partito Democratico di Centro, o anche la Lega di Matteo Salvini. Tuttavia, queste alleanze avrebbero comportato delle difficoltà a causa delle differenze politiche tra questi partiti e il M5S, e potrebbero essere state critiche da parte dei loro sostenitori.
  3. Opposizione: il M5S avrebbe potuto scegliere di restare all’opposizione, criticando il governo e cercando di influenzare l’agenda politica da fuori. Questa scelta avrebbe comportato meno responsabilità governativa, ma avrebbe potuto limitare la capacità del M5S di far avanzare le proprie politiche. In ogni caso, senza la formazione del governo con il Pd, il M5S avrebbe dovuto affrontare alcune difficoltà e sfide politiche, tra cui la necessità di trovare nuovi alleati, la negoziazione continua con gli altri partiti, e il rischio di perdita di sostegno elettorale. Tuttavia, avrebbe anche avuto la possibilità di mantenere la propria identità come movimento di protesta e di rottura con la politica tradizionale, il che avrebbe potuto conferirgli una maggiore coerenza e unità interna»

Poi, abbiamo domandato a ChatGPT quanti consensi avrebbe oggi il M5S nei sondaggi se non avesse fatto il governo con il Pd e mantenuto la propria identità come movimento di protesta. Questa è la risposta:

«È difficile fare una stima precisa su quanto consenso avrebbe oggi il Movimento 5 Stelle (M5S) se non avesse fatto il governo con il Partito Democratico (Pd) nel 2019 e avesse mantenuto la sua identità come movimento di protesta. Tuttavia, possiamo fare alcune considerazioni. Prima della formazione del governo con il Pd, il M5S aveva ottenuto il 33% dei voti alle elezioni del 2018, diventando il partito più votato in Italia. Dopo la formazione del governo con il Pd, il consenso del M5S ha subito una significativa flessione, scendendo al di sotto del 20% nei sondaggi successivi. Se il M5S non avesse formato il governo con il Pd, è probabile che il consenso del partito sarebbe rimasto elevato per un certo periodo di tempo, grazie alla sua immagine di movimento anti-sistema e di protesta contro la politica tradizionale. Tuttavia, è difficile prevedere quanto sarebbe durata questa tendenza e se il M5S avrebbe mantenuto il suo sostegno a lungo termine. Inoltre, senza la formazione del governo con il Pd, il M5S avrebbe dovuto affrontare diverse difficoltà e sfide politiche, come descritto nella mia risposta precedente, che avrebbero potuto influenzare il suo consenso. In particolare, la scelta di restare all’opposizione o di cercare di governare da solo o con altri partiti avrebbe comportato rischi e incertezze politiche che avrebbero potuto influire sul consenso del M5S. In conclusione, non è possibile fare una stima precisa del consenso che il M5S avrebbe oggi nei sondaggi se non avesse formato il governo con il Pd. Tuttavia, è probabile che il M5S avrebbe mantenuto il suo sostegno per un certo periodo di tempo grazie alla sua immagine di movimento di protesta, ma avrebbe dovuto affrontare diverse sfide politiche che avrebbero potuto influire sul suo consenso a lungo termine».

Infine abbiamo chiesto a ChatGPT di ipotizzare una percentuale di consensi. Ecco qual è stata l’ultima risposta: «Se il M5S non avesse formato il governo con il Pd, potrebbe essere ragionevole ipotizzare che il partito avrebbe mantenuto un consenso superiore al 20%, probabilmente intorno al 25-30%, per qualche mese dopo agosto 2019».

1 COMMENT

  1. il M5S non avrebbe dovuto formare nessuna alleanza governativa, doveva andare per la sua strada, lo dico con il senno di poi, in quanto allora pensavo che all’interno ci fossero persone capaci e di carattere forte per non farsi risucchiare nei vortici del potere, comunque sono ancora credibili politicamente, dovrebbero darne prova ripristinando alcune caratteristiche “primordiali” del M5S, come ad esempio un gruppo di ex 5S come Probiviri soprattutto “consulenti” politici e strategici da affiancare a G. Conte.

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