Alessandro Di Battista sui social sottolinea come le sanzioni contro la Russia non abbiano messo in ginocchio il Cremlino, mentre gli Stati Uniti e la Gran Bretagna hanno ottenuto ciò che volevano: tagliare i legami tra l’Europa e Mosca per perseguire i propri interessi geopolitici.
«Il 5 marzo del 2022 Enrico Letta, all’epoca segretario del PD (oggi c’è la Schlein ma tutta questa differenza non si vede) profetizzava: “le sanzioni porteranno l’economia russa al collasso”. Oggi sul Corriere della Sera è uscito questo articolo» intitolato «La Russia quest’anno crescerà più di Germania e Gran Bretagna: da Microsoft a Unicem, la falla nelle sanzioni», ha scritto su Facebook l’ex deputato.
«Le sanzioni alla Russia in realtà stanno funzionando. Non per gli obiettivi che ci hanno raccontato sia chiaro. Gli Stati Uniti le hanno imposte ai suoi protettorati europei non per ottenere rapidamente la Pace in Ucraina o per spingere i russi a cacciare via Putin. Figuriamoci. L’obiettivo era recidere il legame politico-economico-energetico e direi culturale tra l’Europa e la Russia (che tra l’altro è Europa fino agli Urali). Era un obiettivo geopolitico angloamericano e l’hanno ottenuto. USA e GB volevano dividere un grande continente dal punto di vista economico e tecnologico, come l’Europa, da un grande continente (di fatto la Russia è un continente) dal punto di vista energetico», è il commento di Di Battista, che ha concluso: «Interessi insomma. Interessi angloamericani che cozzano con quelli europei, soprattutto con quelli tedeschi e con quelli italiani. Lo sapevamo tutti. Lo sapevano anche i sedicenti sovranisti che sono al governo. Ma per loro, evidentemente, era più importante arrivare al governo ma far comandare gli Stati Uniti, che difendere l’interesse nazionale e quello europeo».