Alessandro Orsini ha reso noto di aver querelato il giornalista David Parenzo per averlo definito ripetutamente «feccia intellettuale» a Radio 24.
«Non è facile fronteggiare questa ondata di diffamazione soprattutto per un uomo assorbito dallo studio. Non ho tempo, ma devo difendermi», ha scritto il professore in un post di Facebook. E ha poi spiegato:
«Ecco le informazioni su “Anatomia delle brigate rosse” promesse un anno fa per reagire ai detrattori anonimi che controllano la mia pagina Wikipedia. “Anatomia delle brigate rosse” (Rubbettino 2009) è stato tradotto in inglese da Cornell University (Ivy league) e in arabo da Dar Alca di Baghdad. “Foreign Affairs” ha classificato “Anatomia delle brigate rosse” tra i libri più importanti pubblicati negli Stati Uniti nel 2011.“ Anatomia delle Brigate rosse” ha vinto il Premio Acqui Storia 2010 – vincitore unico nella sezione scientifica su 130 monografie accademiche in gara quell’anno – la cui giuria si compone di cinque professori ordinari di storia moderna e contemporanea. Anatomia delle brigate rosse è un libro sulla mentalità totalitaria e sul ruolo dell’odio politico come agente del mutamento storico-sociale».
«Procedo con le recensioni. Tutte le riviste citate qui sotto sono classificate come riviste di alto prestigio scientifico internazionale dal Ministero dell’Università (agenzia Anvur). I recensori in oggetto sono tutti accademici di fama mondiale.
Alex P. Schmid, tra i maggiori studiosi di terrorismo, ha definito “eccellente” Anatomia delle brigate rosse ritraendolo come uno dei libri più importanti sul terrorismo pubblicati dall’attentato contro le Torri Gemelle in poi. Nel 2014, nell’ambito di un dibattito sviluppatosi su “Terrorism and Political Violence”, Marc Sageman aveva sostenuto che gli studi sul terrorismo fossero in una fase di “stagnazione” ormai da anni. Schmid rispose a Sageman che l’“eccellente” Anatomia delle brigate rosse di Alessandro Orsini dimostrava il contrario. Queste sono le parole di Schmid: “Ci sono molti ricercatori, e molti buoni ricercatori, che hanno aderito al campo di studi sul terrorismo negli ultimi dieci anni e i risultati iniziano a vedersi in lavori eccellenti come Anatomia delle brigate rosse di Alessandro Orsini (2011)” (Alex P. Schmid, Comments on Marc Sageman’s Polemic “The Stagnation in Terrorism Research, in “Terrorism and Political Violence”, 4/2014, p. 587).
Lawrence Freedman, professore emerito di War Studies al King’s College di Londra, uno dei maggiori politologi al mondo, ha scritto su “Foreign Affairs” che Anatomia delle brigate rosse è un libro “ragguardevole” (remarkable) (Lawrence Freedman, Anatomy of the Red Brigades by Alessandro Orsini, in “Foreign Affairs”, September/October 2011, p. 177).
Anatomia delle brigate rosse ha ricevuto recensioni favorevoli da Richard Drake sulla rivista di Harvard “Journal of Cold War Studies (Richard Drake, Terrorism and the Decline of Italian Communism, in “Journal of Cold War Studies”, 2/2010, pp. 110-116) e da Jeffrey Herf, professore emerito nella University of Maryland, sulla medesima rivista (Jeffrey Herf, Anatomy of the Red Brigades: The Religious Mind-Set of Modern Terrorists by Alessandro Orsini, “Journal of Cold War Studies”, 1/2012, pp. 137-139).
Paul Smith, professore di Security Strategies all’US Naval War College di Newport, ha definito Anatomia delle Brigate rosse “un contributo accademico enorme” (enormous) su “Perspectives on Politics”, la rivista dell’American Political Science Association. Nelle parole di Paul Smith: “Anatomia delle brigate rosse è un libro potente che non soltanto descrive le Brigate rosse, ma cerca anche di spiegare il perché dietro il fenomeno. […]. Alessandro Orsini ha fornito un contributo accademico enorme. In questo senso, lo studio di Orsini non è soltanto una spiegazione delle Brigate rosse, del loro retroterra e del loro modo di operare, ma è anche un esame nella natura senza tempo del terrorismo stesso” (Paul J. Smith, Review of Orsini’s Anatomy of the Red Brigades, in “Perspectives on Politics”, 2/2012, pp. 464-465).
“Anatomia delle brigate rosse” è stato recensito favorevolmente anche dalla rivista “Mobilization”: “Anatomia delle brigate rosse è un libro organizzato in modo unico, e la mia valutazione è che gli studiosi in futuro lo compareranno alla monografia sull’Olocausto nazista di Christopher Browning” (Soma Chaudhuri, Review of Anatomy of the Red Brigades in “Mobilization”, June 2012, vol. 17, n. 2, p. 227. ).
Una recensione favorevole è giunta anche da “Terrorism and Political Violence”: “Anatomy of the Red Brigades colma con successo un vuoto nella letteratura scientifica” (Ryan Shaffer, Review of Anatomy of the Red Brigades in “Terrorism and Political Violence”, Volume 25, Issue 2, 2013).
Recensioni favorevoli al libro sono giunte da molte altre autorevoli fonti internazionali che non riporto per motivi di sintesi.
Tutte le volte che qualcuno ha aggiunto queste informazioni su Wikipedia sono state cancellate da chi controlla la mia pagina.
Credo che sia sufficiente affinché tutti possano esprimere un giudizio morale e intellettuale sulle persone che si sono impossessate della mia biografia su Wikipedia. Aggiungo che i pensieri che Wikipedia mi ha attribuito, di volta in volta, sulla guerra in Ucraina sono assolutamente falsi.
Guardate il servizio di Sigfrido Ranucci su Wikipedia e capirete perché io abbia smesso di donare.
Ringrazio tutti coloro che mi vogliono bene e che si sono iscritti al mio canale Youtube per mostrarmi affetto e vicinanza.
Ringrazio mia moglie, il mio bimbo e la mia famiglia, di essermi stati sempre vicini.
Concludo rivolgendomi ai miei diffamatori, tra cui ci sono anche professori universitari: ma davvero, dopo 16 mesi di guerra, pensate di potermi fermare?
Avrò speso sì e no l’1% della forza morale che ho in corpo.
Ci sono uomini che non è possibile minacciare, ricattare, spaventare.
Non ho nemmeno iniziato», ha concluso Orsini.
ha fatto benissimo! Si può non essere d’accordo con il Prof. Orsini ma offenderlo per le sue idee opinioni e pareri pacifisti non ha senso.