Alluvione Emilia-Romagna, i meteorologi: «È un segnale chiaro della crisi del clima»

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Secondo i meteorologi professionisti, l’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna è il risultato diretto della crisi climatica che affligge il pianeta.

Pierluigi Randi, presidente dell’Associazione meteorologi professionisti, ha sottolineato che non possiamo più ignorare il surriscaldamento globale, nemmeno durante le giornate fredde. Egli afferma che le perturbazioni atmosferiche, che possono provenire da luoghi lontani come l’Africa, hanno un impatto diretto sulle nostre regioni. Randi ha evidenziato come nell’arco degli ultimi due anni, l’Emilia Romagna abbia sperimentato eventi climatici estremi di segno opposto: prima una grave siccità e poi, in soli 15 giorni, due eventi di pioggia eccezionalmente abbondante. Questo susseguirsi di eventi estremi in tempi così brevi rappresenta un chiaro segnale della crisi climatica attuale. «Negli ultimi due anni abbiamo avuto in quest’area tre eventi estremi di segno opposto: prima siccità grave e poi in 15 giorni due eventi di pioggia micidiale. Questo è un segnale chiaro della crisi del clima: eventi estremi in sequenza, che di solito hanno tempi di ritorno secolari, ma che invece si sono verificati in pochissimo tempo», ha spiegato Randi.

Dello stesso parere Giulio Betti, meteorologo del Cnr-Lamma. Secondo Betti, le situazioni di pioggia eccezionalmente intensa che colpiscono le stesse aree dopo periodi di siccità rappresentano l’identikit perfetto del cambiamento climatico: «Situazioni così eccezionali sono il perfetto identikit del cambiamento climatico. Ovvero grandi quantitativi d’acqua che cadono rapidamente e in maniera intensa, sulle stesse zone, dopo la siccità. Si tratta degli scenari che da anni indicano gli scienziati dell’Ipcc», ha affermato l’esperto.

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