«Svelo il segreto: nei miei interventi a Carta Bianca, ricordo spesso i massacri del blocco occidentale nella sua guerra illegale in Iraq. È una tecnica che utilizzo per combattere contro i processi di radicalizzazione verso la violenza politica in Italia. Corriere della Sera, Repubblica e compagnia bella, hanno causato una grande polarizzazione nel dibattito italiano: da una parte i buoni, ovvero la Nato, rappresentante della purezza universale e del bene assoluto; dall’altra, i cattivi “putiniani”, rappresentanti del male supremo da dannare ed estirpare. La tecnica per radicalizzare gli italiani, utilizzata da Luciano Fontana e Maurizio Molinari, prende il nome di “radicalizzazione attraverso la discussione”».
Lo ha scritto su Facebook il professor Alessandro Orsini.
«Che cosa significa? Molti individui entrano in un gruppo con un’inclinazione moderata, ma poi finiscono per radicalizzarsi discutendo con gli altri membri. Questa polarizzazione di gruppo mostra il potere che il gruppo stesso esercita sull’individuo. Coloro che dichiarano di essere disposti ad arrivare alle conseguenze estreme sono visti come i più devoti al gruppo e alla sua causa che, nel nostro caso, è la sconfitta della Russia in Ucraina. Queste persone sono ammirate e, nel corso della discussione, nessuno vorrebbe dare l’impressione di volere correre meno rischi di loro. Siccome il Corriere della Sera dice che i puri sfidano la Russia senza paura nemmeno dell’escalation nucleare, ecco che politici, studiosi e giornalisti, si radicalizzano per non essere etichettati come “putiniani” e gridano: “Guerra, armi e bombe!”. A Carta Bianca opero per la deradicalizzazione dicendo: “Guardate che il blocco occidentale ha commesso crimini enormi contro l’umanità”», ha spiegato il docente.