Alberto Negri: «Delle perdite ucraine abbiamo poche informazioni: in un mese hanno addirittura perso 10mila droni»

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«Gli ucraini in un mese hanno addirittura perso 10mila droni. E delle loro perdite abbiamo poche informazioni. Questo è uno dei conflitti più mediatizzati della storia, ma la cosa che fa un po’ sensazione è che gli ucraini ci dicono che i russi hanno perso 70mila uomini, ma noi, che facciamo parte di un’alleanza che rifornisce militarmente l’Ucraina, non abbiamo un’idea neanche vaga di quante siano state le perdite ucraine». s

Così il giornalista del Manifesto, Alberto Negri, che, intervenendo a L’aria che tira (La7).

«Quando si parla di controffensiva bisogna sempre tenere presente che ci sono dei costi umani altissimi in queste operazioni militari. E quindi anche l’Ucraina dovrà scegliere in qualche modo degli obiettivi mirati per non logorare troppo le proprie forze, perché forse ci sono ancora sproporzioni ancora troppo forti rispetto alla Russia. È vero che la macchina bellica russa ha dato dei segnali molto negativi ma è anche vero che la potenza russa in gran parte è ancora lì sul campo», ha aggiunto.

Quanto alla proclamazione della vittoria a Bakhmut da parte della Russia, Negri ha detto: «Molte volte gli esperti occidentali hanno detto che la caduta di Bakhmut non aveva nessun significato strategico rilevante, tanto è vero che già un paio di mesi fa anche il New York Times diceva che forse era il caso che gli ucraini si ritirassero lasciando la città ai russi . Ed è questo il problema di questa guerra infinita: non c’è stato nessun cambiamento significativo in mesi e mesi di conflitto lungo un fronte di circa 1200 km. È una guerra di posizione e di logoramento».

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