Nel suo editoriale di venerdì, Marco Travaglio incredibilmente pren[wlm_private “SEF+”]de le difese del governo, negando che sia avvenuta la melonizzazione della Rai e sostenendo che questo governo è molto meglio dei precedenti e che semplicemente attua quanto previsto dalla legge, ossia la lottizzazione, che evidentemente per il direttore del Fatto Quotidiano non è più un problema. Addirittura sostiene che «è la cosa che più si avvicina al pluralismo con la legge vigente».
Il sospetto è che Travaglio benedica la melonizzazione della Rai perché è avvenuta anche grazie all’inciucio con Giuseppe Conte, che in pubblico attacca il governo, ma sottobanco ne sostiene le decisioni dando una mano a far passare le nomine. Ben diversa la posizione di un altro direttore, Gaetano Pedullà, che non ha avuto remore nel sottolineare che anche questa è una lottizzazione come tutte le altre e che per Conte l’aiutino a Meloni è stato un suicidio.
Se Conte e Travaglio rappresentano l’opposizione al governo e al Sistema, Meloni e il centrodestra possono stare tranquilli per altri vent’anni. Gli basterà continuare a dare qualche poltrona a Conte per silenziare entrambi in un colpo solo.
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