In Spagna il leader Sanchez dopo aver perso le elezioni comunali si è subito dimesso. Conte perde un’elezione dopo l’altra segnando continuamente nuovi record negativi per il suo partito, ma a mollare la poltrona non ci pensa proprio. Anche se Grillo non vede l’ora di[wlm_private “SEF+”] sostituirlo con Chiara Appendino per dare una svolta al suo Movimento che va a rotoli.
I parlamentari contiani continuano a ripetere che il Movimento è sempre andato male alle amministrative. Non è proprio così. Il Movimento andava male nel senso che non riusciva ad eleggere tanti sindaci quanto il centrodestra e il centrosinistra, ma si attestava con percentuali tra il 10 e il 20% e raggiungeva, da solo, i ballottaggi e spesso li vinceva. In Italia il Movimento oggi si attesta ovunque tra il 2 e il 3% e i ballottaggi sono un sogno irraggiungibile. Anche dove, in coalizione col Pd, sono riusciti a piazzare un candidato contiano, come a Brindisi dove Conte è stato addirittura tre volte, hanno perso miseramente.
Ma sono i dati siciliani che rendono evidente il fallimento di Conte. Compariamo i dati delle elezioni comunali del 2018 con quelli odierni nei capoluoghi al voto. A Ragusa nel 2018 il Movimento ottenne il 22,7% al primo turno e al ballottaggio il 46,9%. Oggi appena il 5,9%. A Siracusa sempre nel 2018 il 16,3%, oggi il 4%. A Catania il 17,6% oggi il 5,6%. A Trapani l’11%, oggi il 4,1%. Se vi fate i calcoli, otterrete che Conte è riuscito a perdere il 70% dei voti rispetto alle comunali del 2018.
Questa non è una semplice sconfitta: assomiglia più a un’estinzione. La finta opposizione a Meloni in cambio di poltrone e favori, il ricorso al finanziamento pubblico ai partiti, la fine delle restituzioni alla collettività degli stipendi dei parlamentari, la fine dell’utilizzo della democrazia diretta per la scelta dei candidati alle elezioni e la totale assenza di nuove proposte politiche stanno portando, lentamente ma inesorabilmente, gli elettori ad abbandonare il Movimento di Conte, lasciandolo all’irrilevanza politica e alla progressiva scomparsa.
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Silenzi e Falsità, ma da che parte state? Giusto e sacrosanto criticare ma delegittimare un ex Presidente del Consiglio e leader del M5S che è stato massacrato dal sistema perché contro il malaffare della partitocrazia, mi pare esagerato, fuori luogo e ingrato da parte di un giornalismo come il vostro che si dichiara libero da condizionamenti politici.
p.s. non sono un estimatore di G. Conte ma obbiettivamente quell’uomo nelle funzioni istituzionali e governative non ha rubato nulla, ha commesso errori che chiunque al posto suo avrebbe commesso, o farse avrebbe fatto anche di peggio, quindi non capisco il vostro giudizio negativo, se il M5S ad oggi non è scomparso del tutto lo devono al G. Conte al netto degli errori politici dovuti all’inesperienza.
Aggiungo, incredibile come gli italiani in 70 anni di Repubblica abbiano sopportato ogni nefandezza dalla politica non riescano oggi a sopportare il M5S che non ha rubato nulla a nessuno, anzi ha istituito il RdC, il bonus 110% da non confondere il bonus facciate attuato dalla sinistra di scandalo economico, G. Conte ha lavorato affinché arrivasse in Italia il RF per il PNRR tutte novità che l’attuale sistema partitocratico sta cancellando. E la lista delle cose buone più o meno criticabili i 5S hanno fatto dal 2018.