C’è una notizia dei giorni scorsi passata inosservata ai più: la Germania, come previsto, è entrata in recessione. Il motivo di questo calo, che la maggior parte dei media, non ha[wlm_private “SEF+”] enfatizzato, è dovuto alla guerra economica che è scoppiata dopo l’invasione russa dell’Ucraina.
Il Pil della «Locomotiva d’Europa», secondo i dati dell’Istat tedesca, è calato dello 0,3% nel primo trimestre dell’anno e questo dopo la contrazione dello 0,5% registrata alla fine del 2022. A farlo calare ancora una volta sono state l’inflazione, che ad aprile è comunque scesa con un tasso del 7,2%, e l’aumento dei costi dell’energia, che sta creando non pochi problemi alle famiglie e alle imprese. Le prime hanno tagliato i consumi, mentre le seconde hanno ridotto la produzione, che è scesa di circa un decimo nel giro di un anno.
Tutti questi problemi sono stati causati dalle sanzioni occidentali a Mosca, e la Germania, come del resto l’Italia, ha pagato più molto la crisi energetica. La Russia doveva essere l’unico Paese ad essere abbattuto dalle sanzioni, ma al momento sembra stia sta reggendo il tutti contro uno meglio dei propri nemici.
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