Funerale Berlusconi: Schlein dà una lezione a Conte, che crolla nei sondaggi

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L’ex Avvocato del Popolo è riuscito a dare il peggio di sé anche nella gestione comunicativa della morte di Silvio Berlusconi, toccando uno dei punti più bassi della sua esperienza politica.

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Ripercorriamo gli eventi di questi giorni: dopo la morte del Cav, Conte ha inizialmente inviato un messaggio di cordoglio. Poche ore dopo, forse incalzato dagli attivisti, dalla corrente del Movimento che fa capo a Roberto Fico e Marco Travaglio, ha rilasciato una dichiarazione in cui indicava Berlusconi come principale avversario politico. Il giorno dopo, ha annunciato che non si sarebbe presentato al funerale, e così è stato: unico leader politico a non andare a rendere omaggio al defunto leader di Forza Italia.

Conte pensava che la sua fosse una mossa astuta, ma in questa occasione sembra che i primi dati indichino l’esatto opposto: secondo la ricerca di SOCIALCOM, realizzata in esclusiva per Adnkronos in collaborazione con Social Data, i leader che hanno partecipato ai funerali al Duomo di Milano hanno visto accrescere il sentiment positivo: +31% Giorgia Meloni, +27% Matteo Salvini, +23% Matteo Renzi +17% Elly Schlein, +12% Carlo Calenda. Giuseppe Conte, unico leader a non partecipare ai funerali, ha visto una riduzione del sentiment positivo del -20%.

Se quella di Conte è stata una mossa politica, non dettata dal livore, si è rivelata un boomerang.

Molto più smart, è stata invece la leader dem Elly Schlein: lasciando da parte l’armocromista, si è vestita di nero ed è andata al funerale. Nonostante Berlusconi sia visto come il diavolo anche dal suo elettorato, ha ottenuto una crescita del sentiment positivo. Poi il giorno dopo, finite le celebrazioni, è andata all’attacco dicendo ciò che un elettore del Pd si aspettava: «Io non ho mai conosciuto Berlusconi e posso dire che il mio impegno e di molti della mia generazione nasce in contrapposizione al berlusconismo e a quello che ha significato per l’Italia quella stagione. Per me il patto del Nazareno è stata una frattura forte». E ancora: «C’è il rispetto che si deve anche a un acerrimo avversario ma non partecipiamo alla beatificazione di Berlusconi perché non dimentichiamo cosa ha voluto dire per questo Paese tra leggi ad personam, conflitto d’interesse, mercificazione con la compravendita di senatori e battute sessiste. Abbiamo trovato una forzatura inopportuna la richiesta di tre giorni di lutto nazionale». Una lezione di stile, e di politica, per Conte, Fico e Travaglio.

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