L’incidente aereo nel quale ha perso la vita il fondatore della Wagner, Yevgeny Prigozhin, «è stato sicuramente un attentato», ma «escludo al 100% che sia opera di Vladimir Putin».
Lo ha detto a LaPresse lo scrittore Nicolai Lilin, autore di ‘Educazione siberiana’.
«Putin non aveva interesse a uccidere Prigozhin – ha osservato Lilin -, dopo quanto accaduto a giugno c’era stato un chiarimento e la Wagner aveva continuato a lavorare. Inoltre quando i servizi segreti vogliono uccidere qualcuno agiscono in maniera diversa. Questo è un lavoro da macellaio. Per uccidere una persona non si butta giù un palazzo, in questo caso un aeroplano, con degli innocenti a bordo come i piloti e una giovane assistente di volo».
Secondo lo scrittore potrebbe esserci un coinvolgimento del ministero della Difesa, «perché fra Prigozhin, il capo di Stato maggiore dell’esercito Valery Gerasimov e il ministro della Difesa Shoigu c’è sempre stata battaglia accesa. Con la Wagner, che è stata gestita in maniera imprenditoriale, non si capiscono e si odiano».