Ex fidanzati scomparsi, conclusa perquisizione in casa di Filippo: investigatori hanno acquisito materiale soprattutto informatico

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La perquisizione condotta dai carabinieri su ordine della Procura di Venezia nella casa di Filippo Turetta, il 22enne indagato per la scomparsa sua e di Giulia Cecchettin, è durata circa tre ore e mezzo. Durante l’operazione, gli investigatori hanno raccolto vari materiali, soprattutto informatici, che possono essere rilevanti per le indagini. Presenti in casa c’erano i familiari di Filippo: i genitori e un fratello di 17 anni. Emanuele Compagno, l’avvocato d’ufficio di Filippo, ha comunicato che i genitori hanno collaborato pienamente, nonostante il periodo emotivamente difficile, aggravato dalle notizie emerse di mattina, tra cui un video che mostrerebbe Filippo aggredire l’ex fidanzata, di cui il legale non era al corrente.

“Non sappiamo se sia un atto necessario per procedere con indagini più approfondite, certamente c’è molta apprensione da parte di tutta la famiglia”, ha dichiarato l’avvocato Emanuele Compagno, nominato d’ufficio legale di Filippo Turetta, scomparso con la ex Giulia Cecchettin da sabato scorso, commentando l’iscrizione del ragazzo nel registro degli indagati. “Dai racconti della sua famiglia Filippo è sempre stato un ragazzo modello – osserva l’avvocato – un ragazzo impegnato tra università e sport, che mai ha avuto screzi. Un ragazzo d’oro insomma e quindi li ha molto colpiti questa ipotesi (di reato ndr) che ad oggi è ancora tutta da confermare”. Sulla presenza di un video che, secondo indiscrezioni di stampa, riprenderebbe un’aggressione il legale sottolinea: “Ho letto anche io, ma non ne so nulla”. “La famiglia di Filippo chiede che tornino entrambi e che diano segni della loro presenza – conclude l’avvocato – Filippo, se vuole e si sente meno a disagio, può chiamare anche me in qualità di suo difensore”.

Stefano Tigani, legale del papà di Giulia Cecchettin stamane ha detto all’AdnKronos, commentando la notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati dell’ex fidanzato della ragazza Filippo Turetta: “Non so su quale base si fondi la qualificazione del reato ipotizzato: ne prendiamo atto ed evidentemente, se gli inquirenti ritengono di farlo, hanno qualche elemento. Noi però restiamo anche oggi sulla posizione emotiva di ieri: non perdiamo la speranza”. I due giovani sono scomparsi da sabato scorso. “Immaginiamo anche che sia un atto dovuto per accertamenti irripetibili – ha aggiunto l’avvocato – Non facciamoci prendere dal panico”.

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