Giulia Cecchettin, parla la nonna Carla Gatto

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Carla Gatto, nonna paterna di Giulia Cecchettin, ha dichiarato che «è un momento tremendo, siamo tutti frastornati e disorientati».

«Era una ragazza meravigliosa» – ha raccontato la donna, nota pittrice residente a Rovigo – «Una ragazza moderna, ma con qualcosa di antico nei modi, che le veniva da un’educazione alla sensibilità e al rispetto, alla gentilezza, ricevuta in famiglia. Aveva già deciso il suo futuro: dopo la laurea triennale, che tutti aspettavamo come una festa, avrebbe frequentato un corso per illustratrice di libri, cui si era già iscritta. Non era preoccupata per la discussione della tesi, né per quel suo ex che aveva lasciato a causa della sua possessività. Piuttosto il suo era un sentimento di pena nei confronti di chi non accettava la separazione, per questo non aveva interrotto i contatti con lui».

«Un giorno venne a trovarmi e mi disse di aver mollato “Pippo”» – ha detto ancora Carla Gatto – «Confessò che lui era troppo possessivo e io risposi che aveva fatto bene, che era la scelta giusta. Ma lui insisteva, a volte le chiedeva di accompagnarlo a fare acquisti e lei non riusciva a rifiutare. Forse si sentiva in colpa e cercava di convincerlo ad accettare la realtà. Nessuno poteva immaginare. Ora è un momento davvero tremendo, siamo persi. E ci sono le formalità e le indagini che devono fare il loro corso».

«Quando era piccola la vedevo più spesso perché con i suoi veniva a pranzo o a cena» – ha raccontato la nonna di Giulia- «Poi, crescendo, con l’università e gli amici la vedevo di meno, ma il rapporto era comunque di grande confidenza tra noi».

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