Il procuratore di Venezia, Bruno Cherchi, ha dichiarato, con riferimento alla consegna di Filippo Turetta all’Italia, «la procedura giudiziaria dei Lender, che comunque non è uguale in tutti i Lender, prevede dei tempi brevi nel caso l’indagato sia favorevole alla propria estradizione e tempi più lunghi se invece non è favorevole. Noi possiamo solo chiedere di velocizzare il più possibile le cose, anche tramite contatti personali con i colleghi tedeschi. Tuttavia la procedura penale tedesca ha tempi diversi dai nostri».
Il documento rilasciato lunedì dal tribunale di Naumburg è intitolato “Procedura per l’esame dell’estradizione di un cittadino italiano accusato di omicidio”. In questo documento è descritto brevemente l’incidente avvenuto sabato sera sulla Bundesautobahn A9 vicino a Bad Duerrenberg, vicino a Lipsia. Una squadra della polizia autostradale tedesca ha identificato e arrestato Filippo Turetta, il quale era fermo con la sua Fiat Grande Punto nera, rimasta senza benzina, sulla corsia di emergenza di una strada che porta a Berlino.
“Nella serata del 18 novembre è stato fermato sull’autostrada federale A9 nei pressi di Bad Duerrenberg un cittadino italiano sulla base di un ordine di arresto europeo per il sospetto di un omicidio commesso in Italia”, si legge sulla nota che precisa che l’ex fidanzato di Giulia Cecchettin “è attualmente detenuto in carcere sulla base di un ordine di detenzione emesso dal tribunale di Halle”.