Al CERN la trasformazione del piombo in oro: scoperte scientifiche sorprendenti

Nel 2025, il CERN, il noto laboratorio di fisica delle particelle situato a Ginevra, ha raggiunto un traguardo straordinario nel campo della fisica. Durante il secondo ciclo operativo del Large Hadron Collider (LHC), che si è svolto tra il 2015 e il 2018, i ricercatori hanno realizzato un esperimento che ha sfidato le convinzioni secolari: la trasformazione di atomi di piombo in oro. Questo risultato, ottenuto non tramite pratiche alchemiche, ma attraverso tecniche avanzate di fisica, ha suscitato grande interesse e curiosità.

La formazione di nuovi nuclei d’oro

I fisici del CERN hanno documentato la formazione di nuclei d’oro a partire da nuclei di piombo, un processo che ha richiesto condizioni di energia estremamente elevate e un controllo rigoroso delle variabili coinvolte. In particolare, il passaggio dal piombo, che conta 82 protoni, all’oro, con 79 protoni, implica la perdita di alcuni protoni e neutroni. Questo processo, sebbene sembri semplice in teoria, richiede l’accelerazione dei nuclei di piombo a velocità incredibili, pari al 99,999993% della velocità della luce.

Quando due nuclei di piombo si scontrano, anche un impatto non perfettamente frontale può generare effetti significativi. L’interazione tra i loro campi elettromagnetici provoca la produzione di fotoni, che possono influenzare la struttura dei nuclei e portare all’espulsione di nucleoni. Questo fenomeno, in determinate condizioni, può dar luogo alla creazione di nuovi elementi, tra cui mercurio, tallio e, in rari casi, oro.

Il sistema Alice e la misurazione dei nuclei

Per monitorare e analizzare questi eventi, il sistema ALICE (A Large Ion Collider Experiment) ha giocato un ruolo cruciale. Grazie a questo sistema, i fisici sono stati in grado di contare con precisione i protoni e i neutroni coinvolti e identificare gli eventi che hanno portato alla formazione di nuovi nuclei. Questo processo è stato paragonato alla ricerca di aghi in un pagliaio in movimento, un compito complesso che richiede precisione e competenza.

Nonostante la scoperta sia affascinante, è importante notare che la produzione di oro in questo modo non rappresenta una fonte di ricchezza. Infatti, l’oro generato esiste solo per un brevissimo intervallo di tempo, dissolvendosi rapidamente in una pioggia di particelle. Questo aspetto sottolinea la natura temporanea di tali eventi e il valore scientifico piuttosto che economico della scoperta.

Curiosità sull’oro e le sue proprietà

Un aspetto interessante emerso da questo esperimento è che l’oro può presentare un colore differente quando esplode. Questa informazione, sebbene non direttamente collegata alla trasformazione degli atomi, aggiunge un ulteriore strato di complessità alla comprensione delle proprietà chimiche e fisiche di questo metallo prezioso. La ricerca continua a rivelare nuove sfide e opportunità nel campo della fisica delle particelle, contribuendo a un’avanzata comprensione dell’universo e dei suoi componenti fondamentali.

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Romina Lotito