Mentre nel mondo intero circola il Coronavirus, in India è scoppiata l’influenza aviaria. I casi del morbo sono stati confermati in nove stati ed ora l’allarme è arrivato anche a Delhi.
Come riporta la Cnn, la Capitale – già fortemente segnata dal Covid – ha ordinato l’immediata chiusura del mercato all’ingrosso di pollame di Ghazipur, dopo che alcune centinaia di uccelli, per lo più corvi, sono stati trovati morti in varie zone della città.
Sono state sospese anche alle attività dello zoo cittadino, che è stato chiuso ai visitatori così come gli altri parchi con laghi e le riserve naturali. Lo stesso, è stato fatto anche nello stato dell’Uttar Pradesh.
Mercoledì scorso il ministero della pesca e dell’allevamento ha emesso un avviso, invitando i singoli Stati a prendere provvedimenti per evitare qualsiasi ulteriore diffusione della malattia.
In particolare in Maharashtra, la cui capitale è Mumbai, negli ultimi due giorni centinaia di polli sono stati trovati morti e nella zona di Murumba è stata ordinata la chiusura degli otto allevamenti della zona, e l’eliminazione di ottomila capi. Anche lo stato meridionale del Kerala ha ordinato l’abbattimento di oltre 38mila volatili dopo che sono stati segnalati uccelli morti infettati dalla malattia in due distretti.
“Gli uccelli colpiti sono uccelli migratori. Tutto quello che possiamo fare è seguire questa strategia per ripulire l’area di contaminazione. Ogni giorno inviamo fisicamente 10 squadre che cercano eventuali uccelli morti e li smaltiscono”, ha precisato Archana Sharma, un alto funzionario del dipartimento forestale dello stato dell’Himachal Pradesh, dove pure è stato segnalato il decesso di migliaia di volatili.
L’influenza aviaria è una patologia che colpisce generalmente solo i volatili. Tra i diversi ceppi, la forma più comune e mortale del virus è chiamata influenza A (H5N1) o virus H5N1 che in India, si diffonde principalmente attraverso gli uccelli migratori che entrano nel paese durante la stagione invernale.
Gli uomoni si contagiano a causa del contatto con pollame infetto o superfici contaminate da escrezioni di uccelli infetti, come saliva, secrezioni nasali o feci. Ma finora non ci sono state segnalazioni di trasmissione di influenza aviaria a persone in India: “Non c’è bisogno di farsi prendere dal panico”, ha detto mercoledì all’emittente del servizio pubblico Doordarshan il ministro Giriraj Singh, che ha anche promesso un “risarcimento agli allevatori per gli uccelli che dovranno essere abbattuti”.