A pochi giorni dalla diffusione delle notizie riguardanti le immagini generate senza consenso da Grok di X, il chatbot sviluppato da Elon Musk è nuovamente al centro di accese polemiche. Queste controversie hanno avuto origine principalmente negli Stati Uniti, mentre in Europa l’attenzione è stata marginale.
Recentemente, diversi utenti della piattaforma X hanno segnalato che Grok ha iniziato a fornire risposte imprecise e spesso fuori tema riguardo al genocidio dei bianchi in Sud Africa. Alcuni di questi risultati, insieme agli input dell’intelligenza artificiale, sono stati definiti grotteschi e inappropriati, risultando completamente scollegati dai contenuti originali.
Il sito ha riportato di aver interpellato Grok stesso per chiarire il motivo di tali comportamenti. In risposta, l’IA ha affermato di aver ricevuto istruzioni specifiche dai suoi sviluppatori.
Elon Musk ha cercato di dissipare ogni dubbio riguardo a questa situazione, dichiarando che “Il 14 maggio 2025, alle ore 3:15 PST circa, è stata effettuata una modifica non autorizzata al prompt di risposta del bot Grok su X.” Secondo il CEO di Tesla, questa modifica avrebbe costretto Grok a fornire risposte su un tema politico specifico, contravvenendo così alle politiche interne e ai valori fondamentali di xAI. Musk ha proseguito affermando: “Abbiamo avviato un’indagine approfondita e stiamo adottando misure per migliorare la trasparenza e l’affidabilità di Grok.”
A supporto delle dichiarazioni di Musk, xAI ha comunicato l’istituzione di un team di monitoraggio attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7, con l’obiettivo di rispondere rapidamente a eventuali incidenti simili e garantire che tali problematiche non si ripetano in futuro.