La possibilità di sfruttare l’energia dei buchi neri è un concetto che affascina la comunità scientifica da decenni. Questa idea, originariamente avanzata dal fisico Nobel Roger Penrose nel 1969, è stata recentemente rivisitata dal fisico Jorge Pinochet attraverso un nuovo studio pubblicato su arXiv nel 2025. Pinochet ha approfondito le modalità con cui una simile tecnologia potrebbe trasformarsi in realtà, esplorando le potenzialità insite nei buchi neri rotanti.
Il punto centrale della ricerca di Pinochet è il buco nero rotante, conosciuto anche come buco nero di Kerr. A differenza dei buchi neri statici, questi oggetti celesti ruotano a velocità estremamente elevate, vicine a quella della luce, e trascinano con sé lo spaziotempo circostante. Questa rotazione crea una regione esterna chiamata ergosfera, dove, secondo le teorie di Penrose e ora di Pinochet, sarebbe teoricamente possibile “rubare” energia. L’idea è che, sfruttando la rotazione del buco nero, si possa estrarre energia in modo efficiente.
Attualmente, il concetto rimane puramente teorico. Tuttavia, fenomeni naturali come i quasar, che sono potenti getti di radiazione emessi da buchi neri supermassicci, dimostrano che l’universo è già in grado di sfruttare questa forma di energia. Questi eventi naturali offrono una prova tangibile delle potenzialità energetiche associate ai buchi neri, aprendo la strada a future ricerche in questo campo.
Nel 2025, l’umanità si trova ancora lontana dalla capacità di sfruttare l’energia dei buchi neri. Secondo la scala di Kardashev, un sistema di classificazione che misura il progresso energetico delle civiltà, attualmente non siamo nemmeno classificati come civiltà di tipo I. Per poter sfruttare l’energia dei microquasar, sarebbe necessario raggiungere il livello di civiltà di tipo II, mentre per i quasar si necessiterebbe di un avanzamento fino al tipo III.
Questa classificazione evidenzia quanto sia ancora lunga la strada da percorrere per l’umanità, ma la ricerca di Pinochet rappresenta un passo significativo verso la comprensione delle potenzialità offerte dai buchi neri. Le implicazioni di tali scoperte potrebbero essere enormi, non solo per la fisica teorica, ma anche per il futuro energetico della nostra civiltà. La ricerca continua e nuovi studi potrebbero portare a sviluppi inaspettati in questo affascinante campo della scienza.