Credere nel concetto di karma rappresenta per molte persone una fonte di conforto, offrendo un’interpretazione degli eventi che si susseguono nella vita quotidiana. Si tratta di un’idea di giustizia universale che premia le azioni virtuose e punisce quelle sbagliate. Tuttavia, un recente studio condotto da un gruppo di psicologi ha rivelato una realtà meno edificante: la nostra applicazione del karma è spesso influenzata da un forte bias personale.
La ricerca, guidata dalla dottoressa Cindel White dell’Università di York, ha coinvolto oltre 2.000 partecipanti provenienti da diverse nazioni, tra cui Stati Uniti, Singapore e India. I risultati sono stati eloquenti: quando si tratta di esperienze personali, gli individui tendono a interpretare la fortuna come una conferma del loro buon karma.
Quando osserviamo eventi negativi che colpiscono altre persone, la nostra reazione è spesso quella di considerare tali situazioni come una punizione meritata. Questo comportamento rivela una forma di autocompiacimento, in cui ci percepiamo come giusti e meritevoli, mentre la sfortuna altrui viene interpretata come una sorta di giustizia divina che si realizza.
Nel primo esperimento condotto, l’86% dei partecipanti ha condiviso esperienze personali legate al karma, e il 59% di loro ha riportato eventi positivi. Al contrario, tra coloro che hanno parlato di episodi vissuti da altri, il 92% ha descritto situazioni negative. Questo chiarisce come la nostra percezione possa distorcere la realtà in base alla nostra posizione.
L’analisi ha evidenziato che la tendenza a vedere il karma attraverso una lente favorevole è più evidente tra i partecipanti americani. Qui, la cultura individualista sembra favorire il cosiddetto self-positivity bias, dove gli individui tendono a sovrastimare le proprie qualità positive. In contrasto, in paesi come India e Singapore, caratterizzati da una cultura più collettivista, è emersa una maggiore propensione all’autocritica, suggerendo che le differenze culturali influenzano il modo in cui il karma viene percepito e interpretato.
Questi risultati offrono spunti interessanti sulla psicologia umana e su come le nostre convinzioni possano plasmare le nostre interpretazioni della giustizia e della fortuna. La ricerca continua a esplorare le complessità del karma e il modo in cui le nostre esperienze personali possono influenzare la nostra visione del mondo.