Un recente studio condotto dalla NASA ha rivelato che il vento solare potrebbe generare nuove molecole d’acqua sulla superficie della Luna, aprendo la strada a future missioni spaziali che potrebbero sfruttare risorse idriche finora inaspettate. Questa scoperta, pubblicata il 17 marzo 2025 sulla rivista JGR Planets, ha il potenziale di trasformare radicalmente il campo dell’astronomia.
Attraverso un esperimento, la NASA ha analizzato i dati provenienti da varie missioni spaziali, rivelando la presenza di significative quantità d’acqua e di ioni idrossido (OH) sulla Luna. Ma come riesce il vento solare a produrre molecole d’acqua? Per rispondere a questa domanda, è fondamentale comprendere la natura e l’origine del vento solare.
Il vento solare è una corrente di particelle cariche che si sprigiona dagli strati esterni del Sole a una velocità di circa 1,6 km/h. Questa corrente impatta su tutti gli oggetti all’interno del sistema solare ed è responsabile del fenomeno delle aurore boreali, che si verificano quando le particelle cariche interagiscono con la magnetosfera terrestre.
A differenza della Terra, la Luna non possiede un campo magnetico capace di deviare il vento solare, permettendo così alle particelle cariche di colpire direttamente la sua superficie. Quando ciò accade, le particelle del vento solare reagiscono con la regolite lunare, composta da sedimenti, polveri e rocce, generando l’idrogeno necessario per la formazione dell’acqua. L’ossigeno, presente nelle polveri che ricoprono i crateri lunari, facilita ulteriormente questo processo.
In aggiunta, la NASA ha osservato che la superficie lunare rilascia acqua durante il giorno, quando le aree illuminate dal Sole liberano acqua sotto forma di vapore. Durante la notte, invece, l’assenza di luce e le basse temperature favoriscono il congelamento delle molecole d’acqua, permettendo così alla Luna di trattenere questa preziosa risorsa.
Questa scoperta potrebbe avere un impatto significativo sul progetto Artemis, il quale mira a stabilire una colonia umana permanente sulla Luna. Se le missioni future riusciranno a sfruttare le risorse idriche generate dal vento solare, ciò potrebbe rappresentare un passo cruciale verso la sostenibilità delle esplorazioni spaziali e l’insediamento umano sul nostro satellite.