Alcuni oggetti celesti che sembrano asteroidi potrebbero in realtà rappresentare frammenti della Luna che sono riusciti a sfuggire alla sua forza di gravità. Recentemente, un gruppo di scienziati ha esaminato un esemplare particolare, scoprendo che non solo è di origine lunare, ma ha anche la potenzialità di rimanere nei pressi della Terra per secoli. Questo è solo uno degli esempi dei cosiddetti quasi-satelliti della Terra.
Kamoalewa è il nome attribuito a questo oggetto spaziale, che misura circa 40 metri di diametro. Questo piccolo corpo celeste segue la Terra con un movimento oscillante e instabile, accompagnandola da secoli e destinato a continuare a farlo per lungo tempo. La sua orbita non si configura come quella di un normale satellite; al contrario, presenta una traiettoria complessa, influenzata da una sottile interazione gravitazionale con il nostro pianeta. Questa peculiarità ha portato gli scienziati a classificarlo come “quasi-satellite”. Considerando che la Luna si sta allontanando progressivamente dalla Terra, si pone la questione se Kamoalewa possa un giorno diventare il nuovo satellite principale del nostro pianeta.
Nel 2021, un’analisi spettroscopica ha rivelato che la composizione di Kamoalewa è sorprendentemente simile a quella del suolo lunare riportato sulla Terra dalla missione Apollo 14. Questo rappresenta un indizio significativo: potrebbe trattarsi di un frammento che si è staccato dalla Luna in seguito a un impatto violento.
Ma come può un frammento lunare liberarsi dalla gravità del suo corpo madre? Per riuscirci, è necessaria una velocità minima di 2,38 km al secondo. Questo valore non è impossibile da raggiungere, considerando l’energia liberata dall’impatto di un meteorite sulla superficie lunare.
Un team di astronomi provenienti da Brasile, Germania e Repubblica Ceca ha approfondito questa possibilità, simulando l’evoluzione orbitale di frammenti espulsi dalla Luna. I risultati delle loro ricerche indicano che i frammenti originari della fascia equatoriale del lato nascosto della Luna hanno le maggiori probabilità di diventare quasi-satelliti della Terra. Questo fenomeno è il risultato di un insieme di angoli, velocità e interazioni gravitazionali sottili, ma concrete.
Questa situazione solleva una riflessione intrigante: quanti degli oggetti che orbitano attorno a noi sono realmente estranei? Se la Luna ci lascia frammenti, anche in modo inconsapevole, ciò implica che lo spazio circostante la Terra è più interconnesso di quanto si potesse immaginare.