Gli astronomi hanno recentemente reso pubblica quella che è considerata l’immagine più dettagliata e ravvicinata del Sole, realizzata grazie al telescopio solare più grande del mondo, il Daniel K. Inouye Telescope della National Science Foundation degli Stati Uniti. Questo straordinario risultato è stato ottenuto utilizzando un innovativo filtro, noto come VTF, capace di offrire una visione tridimensionale della superficie solare.
L’immagine, catturata alla fine di dicembre 2024, mostra un gruppo di macchie solari di dimensioni paragonabili a quelle dei continenti sulla Terra. Gli scienziati coinvolti nel progetto hanno evidenziato che “ogni pixel di questa immagine rappresenta circa 10 km”, sottolineando così la straordinaria precisione dei dettagli visibili.
Le macchie solari rivestono un ruolo cruciale per la nostra stella, poiché segnalano aree in cui si verifica un’intensa attività magnetica. Queste zone possono dar vita ai noti brillamenti solari e alle espulsioni di massa coronale, fenomeni che possono influenzare il clima spaziale e, di conseguenza, le tecnologie terrestri. La ricerca ha dimostrato che tali eventi si ripetono ciclicamente, con il Sole che attraversa fasi di alta e bassa attività magnetica in un ciclo medio di 11 anni.
Secondo gli esperti, l’impiego del Daniel K. Inouye Telescope e di altri strumenti simili potrebbe consentire alla comunità scientifica di anticipare le esplosioni solari pericolose e monitorare la formazione di nuove macchie. Questi eventi, infatti, rappresentano un crescente rischio per i satelliti in orbita attorno alla Terra, rendendo cruciale il monitoraggio costante delle attività solari.
La capacità di prevedere e comprendere meglio questi fenomeni naturali non solo aiuta a proteggere le infrastrutture tecnologiche, ma contribuisce anche a una più profonda comprensione del comportamento del Sole e dei suoi effetti sul nostro pianeta.