I robot noti come linkbot, frutto di una collaborazione tra la Seoul National University e l’Università di Harvard, stanno attirando l’attenzione per il loro comportamento sorprendente. Questi dispositivi, privi di cervello e senza intelligenza artificiale, si muovono in gruppo, superano ostacoli e si adattano all’ambiente circostante, simili a creature viventi. Nonostante l’apparente complessità delle loro azioni, il loro funzionamento si basa esclusivamente su principi di fisica e geometria.
Ogni linkbot è realizzato attraverso la stampa 3D e presenta una forma cilindrica con gambe inclinate. Queste gambe si attivano grazie a vibrazioni superficiali, senza l’ausilio di sensori o algoritmi complessi. La logica che guida il loro movimento è puramente meccanica, progettata con attenzione per garantire un comportamento coordinato. Le singole unità possono connettersi tra loro tramite giunzioni a forma di V, e la configurazione di queste connessioni determina il modo in cui i robot si muovono. Modificando l’angolo delle giunzioni, è possibile far contrarre o espandere la catena di robot, cambiando così l’ampiezza dei loro movimenti.
Questa struttura consente ai linkbot di agire come una vera e propria fisarmonica vivente, capace di esplorare l’ambiente in modo autonomo e senza l’intervento di un controllo centrale. La mancanza di codice e di programmazione li rende un esempio unico di come la fisica possa generare comportamenti complessi attraverso semplici interazioni meccaniche.
Una delle caratteristiche più intriganti dei linkbot è la loro abilità di affrontare e risolvere problemi complessi senza alcun intervento umano. In situazioni di ostacolo, i robot possono scivolare lungo i bordi, cambiare direzione o fermarsi per adattarsi al contesto. Durante i test, hanno dimostrato di saper trasportare oggetti, passare attraverso fessure e persino cooperare per superare ostacoli.
Questi comportamenti non si limitano a imitare quelli degli animali, ma piuttosto si concentrano sulla comprensione dei principi strutturali che governano il movimento. Analogamente a uno stormo di uccelli che segue regole locali per ottenere un comportamento collettivo ordinato, i linkbot operano in base a parametri meccanici ben bilanciati, permettendo loro di lavorare insieme in modo efficace.
La ricerca continua a esplorare le potenzialità di questi robot, che potrebbero avere applicazioni in vari settori, dall’industria alla robotica di servizio. La loro capacità di adattarsi e risolvere problemi in modo autonomo rappresenta un passo significativo verso la creazione di sistemi robotici sempre più intelligenti e autonomi.