Quattro miliardari sostenitori di Trump subiscono una perdita di 194 miliardi in 100 giorni

La situazione economica e finanziaria dei leader della tecnologia statunitense ha subito un notevole contraccolpo nei primi mesi del 2025, a seguito delle politiche adottate dall’amministrazione di Donald Trump. La decisione di molti imprenditori e CEO della Silicon Valley di sostenere l’ex presidente si è rivelata problematica, come evidenziato da eventi significativi avvenuti a Washington.

Il bilancio dei leader tecnologici

Nel periodo che ha seguito l’insediamento di Trump, il bilancio per i principali esponenti del settore tecnologico si è rivelato tutt’altro che favorevole. I primi 100 giorni di governo hanno avuto ripercussioni tangibili, influenzando non solo l’immagine pubblica di queste figure, ma anche il loro patrimonio personale.

Le perdite di Elon Musk e Jeff Bezos

Elon Musk, noto per il suo legame con Trump in qualità di consigliere, ha visto il suo patrimonio diminuire drasticamente di 114 miliardi di dollari. Questa flessione è stata aggravata da proteste contro Tesla e dal crollo delle azioni della sua azienda, a seguito di una trimestrale che non ha soddisfatto le aspettative degli investitori.

Anche Jeff Bezos, fondatore di Amazon, ha subito un calo significativo, con 36 miliardi di dollari in meno nel suo patrimonio. La sua azienda ha dovuto affrontare l’impatto delle tariffe elevate, pari al 145%, sulle importazioni dalla Cina, costringendo i rivenditori a aumentare i prezzi e influenzando negativamente le vendite.

Le difficoltà di Mark Zuckerberg e Jensen Huang

Il panorama non è migliore per Mark Zuckerberg, il CEO di Meta. Dopo aver inizialmente manifestato tensioni con Trump, Zuckerberg ha deciso di allinearsi alle politiche del presidente, ma questo non ha impedito una perdita di 22 miliardi di dollari. La sua azienda continua a trovarsi sotto la lente d’ingrandimento delle autorità antitrust, complicando ulteriormente la situazione.

Anche Jensen Huang, leader di NVIDIA, ha registrato perdite considerevoli, pari a 21,6 miliardi di dollari. Le sue difficoltà sono state amplificate dai dazi e dalle restrizioni sulle esportazioni di chip verso la Cina, che si prevede influenzeranno negativamente il bilancio dell’azienda per almeno 5,5 miliardi nel primo trimestre.

L’impatto sui titoli di Apple e Google

Le azioni di Apple e Google non sono state esenti da queste difficoltà. Entrambi i titoli hanno subito un forte ribasso, perdendo rispettivamente il 14% e il 15% nel trimestre. Questo calo ha avuto un effetto domino, riducendo il valore di mercato di queste aziende e minando il potere economico dei loro CEO. Il sostegno a Trump, quindi, non ha portato i risultati sperati per i leader della tecnologia, evidenziando la complessità delle dinamiche economiche attuali.

Published by
Romina Lotito