Stampata pelle umana con tecnologia 3D: un passo innovativo per la medicina

Ci troviamo al Concord Hospital di Sydney, Australia, dove un team di medici ha compiuto un passo storico nella medicina. Per la prima volta al mondo, è stata stampata della pelle umana, un traguardo che segna una svolta significativa nel trattamento delle ustioni e delle perdite di tessuti.

L’intervento, avvenuto nel mese di gennaio 2025, ha visto l’impiego di cellule cutanee prelevate direttamente dal paziente, permettendo così di creare biomateriali direttamente sulla ferita. Questo approccio innovativo ha reso possibile la ricostruzione dei tessuti danneggiati, aprendo nuove prospettive per i pazienti che soffrono di ustioni gravi.

La tecnologia all’avanguardia

L’innovativa procedura è stata sviluppata da Inventia Life Science e ha fatto uso di una stampante 3D robotica denominata LIGŌ Surgical Robot. Questa tecnologia è in grado di ricostruire tutti gli strati del tessuto, favorendo una rigenerazione fisiologica. Il Ministro della Salute del Nuovo Galles del Sud, Ryan Park, ha evidenziato l’importanza di questa tecnologia, sottolineando come possa fare la differenza per i pazienti con ustioni e perdita di tessuti molli, consolidando la reputazione del Concord Burns Unit come centro di eccellenza a livello globale.

LIGŌ ha il potenziale di migliorare il processo di guarigione, riducendo o addirittura eliminando la necessità di innesti cutanei. Questo rappresenta un cambiamento radicale nelle tecniche di trattamento delle ustioni, aumentando le possibilità di recupero per i pazienti.

Risultati promettenti e testimonianze

Secondo quanto riportato da un filmato di 9 News Queensland, cinque pazienti hanno già ricevuto la pelle stampata in 3D, mentre altri cinque si preparano a sottoporsi alla stessa procedura. Tra le testimonianze, quella di Rebecca Jane Torbruegge spicca per la sua incredulità. Dopo aver subito una brutta ustione alla gamba durante un’esperienza di go-kart, ha ricevuto il trattamento e ha dichiarato di essere rimasta sorpresa di non provare alcun dolore, nemmeno nel punto di prelievo dell’innesto.

Rebecca ha raccontato che il suo unico problema è stato rimanere immobile per sei giorni, evidenziando l’efficacia della tecnica. Questo tipo di approccio rappresenta una vera e propria innovazione nel campo della medicina rigenerativa, anche se attualmente la stampante non è in grado di applicare la pelle direttamente sulle ferite profonde.

Il futuro della medicina rigenerativa

L’obbiettivo del team è quello di estendere le capacità della stampante per trattare ustioni dirette. Gli esperti sottolineano che, nonostante gli esseri umani abbiano tempi di guarigione più lenti rispetto ad altri mammiferi, questa nuova tecnologia potrebbe rappresentare un cambio di paradigma nel trattamento delle ustioni.

La Dott.ssa Jo Maitz, a capo del gruppo di ricerca sulle ustioni e sulla chirurgia ricostruttiva, ha affermato che questo è solo l’inizio. La stampa 3D al letto del paziente, come avvenuto al Concord Hospital, segna un passo innovativo nel trattamento medico, promettendo di rivoluzionare le modalità di cura e di assistenza ai pazienti affetti da ustioni.

Published by
Lorenzo Lorenzotti