Una nuova pillola promette risultati dimagranti simili a diete drastiche

Un gruppo di ricercatori della Orentreich Foundation ha recentemente condotto uno studio innovativo sul buthionine sulfoximine (BSO), un farmaco testato su topi obesi, con risultati notevoli. I risultati, pubblicati nel gennaio 2025, mostrano che i roditori hanno registrato una significativa riduzione del grasso, una diminuzione del peso corporeo e una preservazione della massa muscolare, il tutto senza dover seguire una dieta restrittiva. Questa scoperta potrebbe rappresentare una svolta nella gestione dell’obesità, semplificando il trattamento rispetto alle tradizionali diete severe.

Effetti del BSO sul metabolismo

Il team di ricerca ha focalizzato la propria attenzione sull’impatto del BSO sul metabolismo dei topi obesi. L’intento era di determinare se questa molecola potesse replicare gli effetti della SAAR, un regime alimentare che limita l’assunzione di due amminoacidi solforati, metionina e cisteina. Sebbene la SAAR sia nota per i suoi effetti positivi sul metabolismo, la sua applicazione pratica è ostacolata dalla difficoltà di seguire una dieta tanto restrittiva.

Il BSO ha dimostrato di superare questa barriera, consentendo ai topi trattati di perdere massa grassa senza compromettere la massa muscolare e senza ridurre l’assunzione di cibo. Questi risultati sono particolarmente sorprendenti, in quanto i benefici metabolici sono stati ottenuti senza alcuna restrizione alimentare. Inoltre, è stata osservata una riduzione del grasso epatico, segnalando miglioramenti anche a livello del fegato.

Sicurezza e meccanismi d’azione

Nel corso dello studio, non sono emersi segni di tossicità a carico di fegato o reni, almeno nel breve termine. Tuttavia, il BSO non si è limitato a imitare gli effetti della SAAR; ha anche modulato i meccanismi in modo differente. Mentre la dieta SAAR agisce principalmente sul fegato, il BSO sembra attivare meccanismi simili anche nei reni, suggerendo una via alternativa per modificare il metabolismo, che è noto cambiare con l’avanzare dell’età.

Entrambi i trattamenti, SAAR e BSO, hanno dimostrato di aumentare i livelli di serina, un amminoacido che gioca un ruolo cruciale nel frenare la produzione di grasso. Questa scoperta apre nuove prospettive per il trattamento dell’obesità e di disturbi metabolici, evidenziando l’importanza di un approccio farmacologico che possa integrare o sostituire le diete restrittive.

Nuove opportunità nella lotta contro l’obesità

L’idea di utilizzare un farmaco già testato clinicamente per altre finalità offre un nuovo scenario per affrontare l’obesità e i disturbi metabolici. Non si tratta solo di trovare un’alternativa per chi fatica a seguire un regime alimentare rigoroso, ma di esplorare un’opzione terapeutica che potrebbe semplificare il trattamento di condizioni complesse legate al metabolismo. Se i risultati ottenuti sui topi saranno confermati anche negli esseri umani, il BSO potrebbe diventare un’importante risorsa nella lotta contro l’obesità e le sue complicazioni.

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Romina Lotito