Un esperimento condotto nel 2025 da Anthony Raykh, studente dell’Università del Massachusetts, ha prodotto risultati inaspettati e affascinanti. Raykh stava cercando di mescolare olio, acqua e particelle di nichel per realizzare un’emulsione, ma ciò che è emerso ha sorpreso sia lui sia il suo professore.
Invece di ottenere una semplice emulsione, il risultato è stato un “liquido” che, dopo ogni agitazione, riproduceva sempre la stessa figura sorprendente: la sagoma di un’urna greca. Questo fenomeno ha destato grande interesse e curiosità, poiché in teoria un’emulsione tende a separarsi in due strati per minimizzare la superficie di contatto, come previsto dalle leggi della termodinamica.
Tuttavia, questa mistura ha dimostrato un comportamento opposto, creando una forma più complessa con una superficie maggiore, apparentemente in contrasto con i principi fondamentali che governano l’energia, il calore e la materia. Il professor Thomas Russell, coautore dello studio pubblicato su Nature Physics, ha fornito una spiegazione a questo mistero.
Secondo Russell, il segreto risiede nel comportamento delle particelle di nichel. Quando queste vengono magnetizzate, formano una rete di dipoli magnetici sulla superficie del liquido. Questo campo magnetico invisibile agisce come una forza organizzatrice, alterando le dinamiche classiche: invece di separarsi, la miscela si comporta secondo le regole della “magnetica”.
Questo fenomeno non contraddice le leggi della termodinamica, ma le interpreta da una prospettiva innovativa: le leggi si applicano al sistema nel suo complesso, ma non necessariamente al comportamento microscopico delle singole particelle. Questo approccio offre nuove possibilità di esplorazione nel campo della fisica e potrebbe avere implicazioni significative per la comprensione delle interazioni tra materia e energia.