Molti appassionati di aviazione conoscono nomi iconici come il Boeing 747, l’Airbus A330 e il PZL M-15 “Belphegor”. Tuttavia, pochi sanno realmente cosa si nasconda dietro queste sigle. Per comprendere il significato di queste designazioni, è necessario tornare indietro nel tempo, precisamente al 1962. In quell’anno, il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha creato un sistema di designazione per gli aeromobili, noto come Tri-Service Aircraft-Designation System, ispirato alle pratiche già in uso dall’Aeronautica Militare.
Questo sistema è stato concepito per fornire una convenzione di denominazione che consenta di descrivere in modo chiaro e preciso le specifiche di ciascun velivolo. Da quel momento, il sistema ha subito aggiornamenti regolari, l’ultimo dei quali è stato introdotto con la Direttiva Politica dell’Aeronautica Militare (AFPD) 16-4, pubblicata nel 2020. Ma quali sono i dettagli di questo sistema?
Il documento ufficiale contiene informazioni dettagliate riguardanti l’attuale Mission Design Series (MDS) del Dipartimento della Difesa, che rappresenta il sistema di denominazione alfanumerica per gli aeromobili. È importante notare che questo manuale si applica a tutti i tipi di velivoli, non solo ai jet. I parametri che determinano il nome finale di un aereo sono piuttosto complessi e meritano attenzione.
Un elemento fondamentale è il prefisso di stato e la tipologia di veicolo. Ad esempio, la lettera “F” in velivoli come l’F-15 indica che si tratta di un “Fighter“, ovvero un caccia. I numeri che seguono la lettera rappresentano aspetti più vaghi, come la linea di produzione o il design del velivolo. Nel caso di velivoli costruiti in serie, il nome può includere anche dati come i numeri di progetto o le lettere della specifica serie.
Se desiderate approfondire ulteriormente il significato di sigle e designazioni, ci sono molte altre curiosità nel mondo dei trasporti. Ad esempio, anche le “SS” che si trovano frequentemente sulle navi hanno un significato specifico, che merita di essere scoperto.