“È una cosa inaudita, è un colpo di stato presidenziale”.
Così Massimo Fini in un’intervista a Linkiesta.it.
Il giornalista sostiene che “non è certo prerogativa di un Presidente della Repubblica dettare la linea politica di un govreno, qualunque esso sia” e che “se la maggioranza democraticamente eletta non ha più la libertà di scegliere i propri ministri e la propria linea, ripeto, qualsiasi essa sia, allora evidentemente siamo di fronte a un cambio di sistema politico”.
Un cambio da “democrazia parlamentare a repubblica presidenziale” spiega, ma, aggiunge, “se così fosse sarebbe a tutti gli effetti un colpo di stato”.
Alla domanda su cosa potrebbe accadere a questo punto, lo scrittore risponde: “A livello istituzionale secondo me ci sono tutte le condizioni per una procedura di impeachment nei confronti di Mattarella, per alto tradimento“.
Ma “la cosa più preoccupante”, secondo Fini è un’altra, ovvero la reazione della piazza:
“Ci sono dittatori – prosegue – che in Sud America hanno fatto molto di meno per scatenare degli scontri di piazza”.
“È un fatto gravissimo – continua – e sono molto preoccupato”.
E a chi ripesca i precedenti di presidenti della Repubblica che hanno rifiutato la nomina di un ministro, Fini replica: “Ci fu il precedente di Scalfaro, che non volle Previti nella squadra di governo, ma almeno lì una questione di merito c’era: Previti era l’avvocato di Berlusconi, che in quel momento era presidente del consiglio.
E aggiunge: “A parte il fatto che Previti si rivelerà un delinquente, come molti altri della banda Berlusconi a partire dal suo capo, ma non è questo il problema ora, in quel momento la ragione per il veto c’era eccome, oggi no”.
Quanto a Lega e 5Stelle, Fini ha affermato:
“Io sono convinto che i due movimenti siano molto meno lontani e molto più compatibili integrabili di quanto non si vada dicendo e scrivendo in questi giorni e quello che a me più convince è quello che più gli viene contestato, ovvero di essere dei movimenti anti sistema.”
Il guaio è che gli italiani non hanno la forza e il coraggio di prendere posizione, di scendere in piazza, di unirsi contro le aggressioni dittatoriali, di gridare con forza il loro malcontento. Cosa aspettano questi signori, che il popolo sia così stufo da rivoltarsi con la forza? Ma lo sanno e soprattutto lo sa Mattarella che sta scherzando col fuoco? O ha fiducia sull’insipienza e la debolezza dei suoi sudditi, dato che non sono più cittadini?
C’è gente che istiga ala violenza e alla degenerazione. E’ evidente che i delinquenti sono loro. Peccato che sanno già che le loro azioni resteranno impunite. Come accaduto con tante malefatte degli anni 70 e 80 attuate dai loro padri politici
c’è il rischio che, scendendo in piazza, meni per il gruppo sbagliato, i furboni si celano come camaleonti dalla notte dei tempi , qui in Italia. Purtroppo anche verso nord europa si sono smaliziati, non a caso ci hanno picchettato per bene perchè fantasiosi e pericolosi, Savona docet.
Come fa a rifiutare un nome per una idea quando al parlamento abbiamo condannati e drogati,rivedetevi le iene
Questo presidente non mi è mai piaciuto. È come Gentiloni in sostituzione di Renzi. Lui ha semplicemente sostituito Napolitano perchè come lui ha sempre proposto governi di sinistra che hanno contribuito a mettere il nostro paese in ginocchio. È una vergogna. Dovrebbe dimettersi. Il presidente della repubblica lo deve scegliere il popolo.
un soggetto, non lo posso riconoscere come mio presidente, che si arroga il diritto di mettere in sofferenza una nazione, per salvare degli interessi decisamente sporchi, NON deve più essere considerato come tale. Non si rende nemmeno conto del disastro che ha VOLUTAMENTE perpetrato a nostro danno anzi, continua imperterrito a macinare le proprie scandalose decisioni, ottenendo solo l’appoggio di chi come lui (tutta la banda dei pidioti con a capo il BOMBA) sono in parlamento solo per derubarci dello stipendio e, provocare DANNI alla nazione. A CASA INCAPACE SPOCCHIOSO MATTARELLA chiediamo con forza le DIMISSIONI.