
Qualche giorno fa, il 15 marzo 2025, il rover Perseverance della NASA ha fatto una scoperta sorprendente sulla superficie di Marte, mentre si trovava nel cratere Jezero, precisamente nella zona conosciuta come Witch Hazel Hill. Durante la sua esplorazione, il rover ha individuato una roccia insolita, caratterizzata da un colore e una struttura distintivi rispetto alle rocce circostanti.
Scoperta della roccia Skull Hill
Questa roccia, denominata dagli scienziati Skull Hill, ha suscitato l’interesse degli esperti, i quali ipotizzano che possa addirittura provenire da altre aree del sistema solare, risultando quindi non originaria di Marte. Margaret Deahn, una dottoranda della Purdue University, ha commentato la scoperta in un blog ufficiale della NASA, descrivendo la roccia come un elemento che si distingue nettamente per il suo tono scuro e la superficie spigolosa, in netto contrasto con l’affioramento circostante di colore chiaro. Ha anche fatto notare che, osservando attentamente, potrebbero essere visibili delle sferule nella regolite circostante.
Somiglianze con meteoriti
La roccia Skull Hill presenta somiglianze con un meteorite rinvenuto in precedenza nel cratere Gale, sebbene quest’ultimo avesse una superficie decisamente più irregolare. Gli scienziati, in caso non si trattasse di un meteorite, suggeriscono che la roccia possa essere una formazione ignea erosa dal vento, espulsa da un cratere da impatto milioni di anni fa.
Strumenti del rover Perseverance
Il rover Perseverance è equipaggiato con strumenti avanzati capaci di misurare la composizione chimica delle rocce marziane. Grazie a queste tecnologie, gli astronomi si aspettano di poter chiarire il mistero dell’origine di Skull Hill nei prossimi giorni. Non è la prima volta che il rover si dedica all’analisi chimica di formazioni rocciose su Marte; infatti, negli ultimi anni sono stati pubblicati numerosi studi che documentano le indagini condotte dal rover sulle caratteristiche chimiche delle rocce marziane.