
Qualche giorno fa, il 15 marzo 2025, è stato presentato l’ultimo film di David Attenborough, intitolato Ocean. Questa pellicola sta suscitando reazioni forti tra gli spettatori, offrendo un’analisi cruda delle conseguenze della pesca a strascico, una pratica considerata dagli ambientalisti tra le principali minacce per il pianeta.
David Attenborough e la sua carriera
David Attenborough, che ha compiuto 99 anni l’8 maggio 2024, è riconosciuto come uno dei più grandi documentaristi e produttori televisivi del Novecento. Negli anni ’60 e ’70, ha ricoperto il ruolo di direttore dei programmi della BBC, contribuendo a far conoscere a milioni di persone centinaia di specie e lo stato di salute degli ecosistemi naturali.
Collaborazioni recenti e Ocean
Negli ultimi anni, Attenborough ha collaborato con Netflix per la realizzazione di documentari come Our Planet, nei quali ha messo in evidenza l’urgenza di proteggere il nostro ambiente. Con Ocean, il regista cerca di riportare l’attenzione del pubblico sulle sfide che affrontano gli ecosistemi marini.
Impatto visivo e consapevolezza
Le immagini presentate in Ocean rivelano in modo chiaro come l’umanità stia danneggiando gli oceani. “Dalla superficie, non si avrebbe idea di cosa stia succedendo”, afferma Attenborough nel documentario, sottolineando l’importanza di una maggiore consapevolezza.
Esperienza immersiva nel film
Grazie a riprese speciali realizzate per il film, gli spettatori possono immedesimarsi in un pesce, in un polpo o in un delfino che cerca di sfuggire alle reti da pesca, capaci di intrappolare ogni forma di vita presente sul fondale marino.
Ricerche sulla pesca a strascico
Un’indagine condotta nel 2017 e pubblicata su Proceedings of the National Academy of Sciences evidenzia che la pesca a strascico può ridurre la biodiversità del fondale oceanico del 41%, contribuendo all’estinzione di numerose specie.
Una visione di speranza
Tuttavia, Ocean non offre una visione pessimistica del futuro. Attraverso immagini straordinarie, Attenborough e il suo team di documentaristi mostrano che l’oceano ha la capacità di riprendersi dalla devastazione inflitta dall’uomo. Per raggiungere questo obiettivo, è necessario tempo e l’implementazione di nuove regole per garantire la sua conservazione.