
Nella necropoli di Saqqara, in Egitto, un’importante scoperta archeologica ha portato alla luce la tomba di Userefre, un principe della V dinastia, fino ad ora sconosciuto. Questa sepoltura, datata a oltre 4.400 anni fa, si distingue per la presenza di una maestosa falsa porta in granito rosa, alta circa 4,5 metri, che rappresenta un elemento simbolico di grande rilevanza per gli antichi Egizi, i quali credevano che attraverso di essa le anime potessero entrare e uscire dal mondo dei vivi.
Ruolo e importanza di Userefre
Userefre, figlio del faraone Userkaf, ricopriva ruoli significativi come giudice, governatore e sacerdote cantore. La scelta di una falsa porta in granito, un materiale raro e costoso proveniente da Aswan, evidenzia il suo elevato rango sociale, considerando che la maggior parte delle tombe dell’epoca utilizzava calcare, molto più comune e accessibile. Questo dettaglio non solo mette in risalto la posizione di Userefre, ma anche l’importanza attribuita alla sua figura all’interno della società egizia.
Tavola d’offerta e rituali funerari
Accanto alla falsa porta, gli archeologi hanno rinvenuto una tavola d’offerta in granito rosso. Questa tavola veniva utilizzata dai vivi per lasciare doni destinati agli spiriti dei defunti. Tuttavia, come indicato dagli esperti, era spesso il clero funerario a consumare i cibi lasciati, piuttosto che gli spiriti per cui erano stati preparati.
Tracce di riutilizzo e scoperte significative
La scoperta della tomba di Userefre si arricchisce ulteriormente grazie alla presenza di tracce di riutilizzo avvenute secoli dopo, durante la XXVI dinastia. All’interno della sepoltura è stata trovata una statua di re Djoser, il noto sovrano della III dinastia, insieme a quella di sua moglie e dei loro figli. Questo ritrovamento è particolarmente significativo, poiché le testimonianze scultoree di quel periodo sono estremamente rare, rendendo la scoperta ancora più affascinante e preziosa per la comprensione della storia egizia.
Proseguimento degli scavi e misteri da svelare
Attualmente, gli scavi proseguono e il vero luogo di sepoltura del principe non è stato ancora identificato. Gli archeologi continuano a lavorare nella necropoli di Saqqara, sperando di svelare ulteriori misteri legati a questa affascinante epoca della storia egizia.