
Nella regione della Slovacchia, nei pressi della località di Vráble, un’importante scoperta archeologica ha portato alla luce i resti di 38 individui risalenti a un periodo compreso tra il 5250 e il 4950 a.C. Questi resti, rinvenuti in una fossa di dimensioni contenute, hanno suscitato un notevole interesse tra gli studiosi, principalmente a causa della peculiarità della loro condizione: quasi tutti i corpi erano privi di testa.
Scoperta sorprendente
La scoperta, avvenuta nel 2025, ha sorpreso gli archeologi, che non si aspettavano un ritrovamento di tale portata. La disposizione disordinata delle ossa ha sollevato interrogativi inquietanti, dando l’impressione che i corpi fossero stati abbandonati o spostati nel corso del tempo. La rimozione dei crani, avvenuta in modo preciso e non violento, ha complicato notevolmente l’identificazione dei resti, poiché il teschio è considerato un elemento fondamentale per la ricostruzione delle informazioni relative agli individui.
Teorie e interpretazioni
Le teorie su questa scoperta si moltiplicano. Potrebbero trattarsi di vittime di un antico massacro, oppure di persone decedute a causa di un’epidemia che colpì una comunità . Un’altra possibilità è che si tratti di un rituale che prevedeva la rimozione dei crani per motivi spirituali. Alcuni aspetti, come il ritrovamento di vertebre cervicali intatte, suggeriscono che la separazione dei capi sia avvenuta con una certa attenzione, evocando l’idea di un rito religioso piuttosto che di un atto di violenza.
Indagini future
Il team di ricerca, guidato dal professor Martin Furholt e dalla dottoressa Katharina Fuchs, ha in programma di proseguire le indagini attraverso analisi del DNA, datazioni al radiocarbonio e studi isotopici. L’obiettivo è non solo quello di identificare chi fossero queste persone, ma anche di determinare le loro origini e il loro modo di vivere. Scoperte simili non sono nuove nella storia archeologica: in passato, sono stati rinvenuti scheletri con posizioni insolite, come un caso in cui un individuo presentava piedi e testa invertiti, sollevando numerosi interrogativi.
Attesa della comunità scientifica
La comunità scientifica attende con interesse i risultati delle prossime analisi, che potrebbero fornire ulteriori dettagli su questo affascinante mistero della preistoria europea.