
Uno studio recentemente presentato al Congresso Europeo sull’Obesità ha evidenziato un legame che potrebbe sfuggire a molte donne, rivelando che questo può triplicare il rischio di sviluppare un cancro al seno. Non sono i singoli fattori a determinare il rischio, ma piuttosto l’interazione tra diversi elementi, che insieme risultano particolarmente significativi.
Analisi dei dati e fattori chiave
Analizzando i dati di oltre 48.000 donne nel Regno Unito raccolti tra il 2009 e il 2015, gli oncologi hanno ricostruito un quadro complesso riguardante la salute femminile. Tre fattori chiave sono stati identificati: l’età al primo parto, il guadagno di peso nel tempo e il rischio di insorgenza del cancro al seno.
Incidenza di diagnosi di tumore
Le ricerche hanno rivelato che le donne che hanno avuto il primo figlio dopo i 30 anni, o che non hanno mai partorito, e che hanno accumulato più del 30% del loro peso dall’età di 20 anni, presentano un’incidenza di diagnosi di tumore al seno 2,73 volte superiore rispetto a quelle che hanno partorito in giovane età e mantenuto un aumento di peso contenuto, attorno al 5%.
Obesità e rischio oncologico
Il nesso tra obesità e rischio oncologico non è una novità , ma questo studio ha fornito ulteriori evidenze. Ricerche precedenti avevano già dimostrato che il sovrappeso in età adulta è un fattore di rischio, specialmente per le donne in postmenopausa. In questo contesto, l’Italia ha compiuto progressi significativi riconoscendo ufficialmente l’obesità come una malattia.
Gravidanza precoce e peso corporeo
Fino ad oggi, una gravidanza precoce era considerata una sorta di scudo protettivo. Tuttavia, mai prima d’ora era stato così chiaramente quantificato l’effetto combinato di età al primo parto e aumento di peso. Dallo studio emerge anche un aspetto che potrebbe sembrare marginale: ogni anno in cui una donna partorisce prima della media si associa a un aumento di 0,21 kg nel peso corporeo all’età adulta.
Implicazioni della gravidanza giovane
Questo rappresenta un punto cruciale: una gravidanza giovane non è sufficiente a bilanciare gli effetti negativi del sovrappeso. L’idea che una protezione biologica “automatica” possa superare l’importanza di una corretta alimentazione e di un’attività fisica regolare è fuorviante.
Messaggio chiaro sui dati
I dati forniscono un messaggio chiaro: il corpo umano tiene traccia di tutto, e scelte che possono sembrare insignificanti, come il lasciar accumulare qualche chilo di troppo, possono accumularsi e trasformarsi in un rischio silenzioso.