
Un team di scienziati del laboratorio francese Criobe, affiliato al Centro Nazionale di Ricerca Francese, ha recentemente scoperto una significativa popolazione di coralli in un atollo dell’arcipelago dei Tuamotu, situato nella Polinesia francese. Questa scoperta, avvenuta nel 2025, rappresenta un passo importante nella ricerca sui coralli, specie in un momento in cui il cambiamento climatico minaccia gli ecosistemi marini in tutto il mondo.
I coralli super-resistenti
I coralli identificati in questa area si distinguono per la loro straordinaria capacità di resistere a temperature elevate, una caratteristica che li differenzia da altre popolazioni di coralli, molte delle quali stanno subendo danni irreparabili a causa dell’innalzamento delle temperature oceaniche. I biologi marini coinvolti nello studio hanno coniato il termine “super-coralli” per descrivere questi organismi, nella speranza che ulteriori ricerche possano contribuire a contrastare il grave fenomeno dello sbiancamento delle barriere coralline.
La missione “1 Ocean”
La missione che ha portato alla scoperta, denominata “1 Ocean”, è iniziata nel 2022 e ha ricevuto il supporto dell’UNESCO, che ha prontamente diffuso la notizia attraverso i propri canali social. Questo progetto ha visto la partecipazione di esperti biologi, tra cui Laetitia Hédoouin, che ha condotto studi in loco insieme al fotografo Alexis Rosenfeld. Durante le immersioni, gli scienziati hanno analizzato il metabolismo dei coralli, scoprendo che la loro resilienza potrebbe essere attribuita a una mutazione genetica specifica. Questa mutazione consente ai coralli di prosperare anche in acque con temperature superiori ai 30 gradi centigradi.
Identificazione della mutazione genetica
Gli scienziati sono ora impegnati a identificare questa mutazione genetica con l’obiettivo di trasferirla ad altre popolazioni di coralli attraverso tecniche avanzate di ingegneria genetica. Questa iniziativa potrebbe rappresentare una svolta cruciale nella lotta contro il deterioramento delle barriere coralline, un ecosistema fondamentale per la biodiversità marina e la salute degli oceani. La speranza è che, con il giusto approccio scientifico, sia possibile preservare e ripristinare questi importanti habitat marini per le generazioni future.