
Un gruppo di ricercatori della Orentreich Foundation ha recentemente condotto uno studio innovativo sui topi obesi, rivelando risultati promettenti riguardo a un farmaco chiamato buthionine sulfoximine (BSO). Questo trattamento ha dimostrato di portare a una significativa riduzione del grasso corporeo, una diminuzione del peso e una preservazione della massa muscolare, il tutto senza la necessità di seguire una dieta restrittiva. Se i risultati ottenuti sugli animali saranno confermati negli esseri umani, questo approccio potrebbe semplificare notevolmente la gestione dell’obesità , superando le difficoltà legate alle diete severe.
Il ruolo del buthionine sulfoximine nel metabolismo
Il team di ricerca ha voluto indagare come il BSO, una molecola in grado di abbassare i livelli di glutatione, influenzi il metabolismo degli animali obesi. L’obiettivo principale era quello di determinare se il BSO potesse replicare gli effetti della SAAR, una dieta restrittiva che limita l’assunzione di due amminoacidi essenziali: metionina e cisteina. Sebbene questa dieta sia nota per i suoi effetti positivi sul metabolismo, presenta un ostacolo fondamentale: è estremamente difficile da seguire per lungo tempo.
Il BSO ha dimostrato di superare questa barriera. I topi sottoposti a trattamento hanno registrato una perdita di massa grassa senza compromettere la massa muscolare e, sorprendentemente, non hanno ridotto il loro apporto calorico. Questo risultato è particolarmente significativo, poiché suggerisce che i benefici metabolici possono essere ottenuti senza restrizioni alimentari severe. Anche il fegato dei topi ha mostrato segni di miglioramento, con una riduzione del grasso epatico, alimentando le speranze di risultati simili negli esseri umani quando inizieranno le sperimentazioni cliniche.
Assenza di tossicità e meccanismi alternativi
Durante lo studio, gli scienziati non hanno riscontrato segnali di tossicità a carico del fegato o dei reni nei topi, almeno nel breve periodo. Inoltre, il BSO non si è limitato a replicare gli effetti della dieta SAAR, ma ha mostrato di modulare tali effetti in modo differente. Mentre la dieta agisce principalmente sul fegato, il BSO sembra attivare meccanismi simili anche nei reni, suggerendo una via alternativa per modificare il metabolismo. Questo aspetto è rilevante, poiché il metabolismo è noto per cambiare nel corso del tempo.
Entrambi gli approcci, sia la dieta SAAR che il trattamento con BSO, portano a un aumento dei livelli di serina, un amminoacido che contribuisce a ridurre la produzione di grasso. La scoperta dell’efficacia del BSO apre la porta a nuove possibilità terapeutiche per affrontare l’obesità e i disturbi metabolici, non limitandosi a fornire un’alternativa per coloro che faticano a seguire una dieta, ma puntando a una soluzione mirata e sostenibile per il benessere a lungo termine.